Tassa rifiuti: Confartigianato scrive ai Comuni

L’Associazione di Viale Milano scrive alle amministrazioni locali aprendo, ancora una volta, ad una collaborazione ad ampio raggio per la tutela delle imprese e dei cittadini

Il ministero dell’Economia e delle Finanze, con una nota del 9 ottobre scorso, ha emanato precise interpretazioni in materia di superfici tassabili ai fini Tari, in particolare riguardanti le aree destinate ad attività di produzione, i magazzini e tutte le altre aree “funzionalmente ed esclusivamente collegati all’esercizio di dette attività produttive”. Tesi, questa, sostenuta sino ad oggi da Confartigianato Imprese Varese e avvalorata dalla decisione del Ministero che, con questa decisione, fornisce una linea d’azione alla quale – si augura Confartigianato – tutti i Comuni vorranno attenersi.
È per questo motivo che Confartigianato Imprese Varese ha inviato, proprio in questi giorni, una lettera alle amministrazioni locali della provincia di Varese sottolineando un altro passaggio fondamentale della nota ministeriale. Quella dove si invitano le amministrazioni ad «avviare una serie di consultazioni con i rappresentanti delle categorie di soggetti interessati alla definizione di tale disposizione regolamentare, per consentire una migliore ed efficace applicazione della disposizione di legge in commento e per evitare all’origine l’insorgere di un inutile e defatigante contenzioso». (Foto, da sinistra: Davide Galli, presidente di Confartigianato Imprese Varese, e il direttore Mauro Colombo)
D’altronde, l’impegno e l’interesse dell’Associazione di Viale Milano sul fronte dei tributi locali non è certo nuovo ai Comuni. Ed è per questo che la lettera di Confartigianato si concentra, così come fatto in questi ultimi anni dall’Associazione, sulla necessità di proseguire un dialogo ed una collaborazione con i Comuni al fine di razionalizzare e semplificare, quanto possibile, tempo e risorse alle imprese ma anche ai cittadini e alla stessa PA:
– Per una equa tassazione locale.

– Per il rilancio del tessuto imprenditoriale.

– Per la creazione di presupposti ormai necessari per rafforzare l’occupazione e le risorse economiche del nostro territorio.

Confartigianato Varese, infatti, con la comunicazione di questi giorni ha rinnovato la sua disponibilità nei confronti dei Comuni a dare il via ad ogni attività utile alla mappatura delle superfici afferenti le attività produttive. Impegno, per altro, già testimoniato con l’invio ai Comuni, nel mese di febbraio 2013, di un Regolamento tipo per condividere un percorso equilibrato e responsabile, basato su rapporti semplici e chiari, tra la Pubblica Amministrazione e il tessuto imprenditoriale della nostra provincia.
La nota del Ministero, inoltre, sostiene un’altra tesi di Confartigianato. In particolare quella in cui i Comuni hanno finora previsto la sola esclusione di quella parte di superficie occupata dai macchinari, ma questa è una “ingiustificata duplicazione dei costi, poiché i soggetti produttori di rifiuti speciali, oltre a far fronte al prelievo comunale, dovrebbero anche sostenere il costo per lo smaltimento in proprio degli stessi rifiuti”.
Allo stesso modo devono essere considerate le aree scoperte asservite al ciclo produttivo. Le medesime considerazioni vanno fatte anche ai fini TARSU, seppur oggi abrogata con l’introduzione della TARI.

Insomma gli artigiani si aspettano – dai Comuni – un passo verso la direzione più corretta: quella di sottrarre alla tassazione le superfici definite con la nota ministeriale e di un lavoro di squadra ad ampio raggio nell’interesse delle imprese. Ovviamente se questa collaborazione dovesse venire meno, Confartigianato Varese proseguirà – con responsabilità – ad informare e assistere le aziende nelle richieste di quanto stabilito dalla nota del Ministero dell’Economia e delle Finanze.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 01 Dicembre 2014
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