“Acqua inquinata alla minicava, serve maggiore controllo”

La lista Uboldo Civica rende note le analisi delle acque: "Situazioni che andrebbero maggiormente monitorate"

Dopo aver ascoltato durante il Consiglio Comunale l’Assessore Pizzi tranquillizzare tutti rispondendo all’interrogazione sulla Minicava, c’erano rimasti seri dubbi. Proprio in questi giorni, dopo aver approfondito le analisi delle acque sotterranee del sito della Minicava per l’anno 2014, in possesso anche dell’Amministrazione, abbiamo riscontrato il superamento di alcuni parametri, definiti dal Codice dell’Ambiente concentrazioni soglia di contaminazione (CSC). Lo stesso Codice definisce “sito potenzialmente contaminato: un sito nel quale uno o più valori di concentrazione delle sostanze inquinanti rilevati nelle matrici ambientali risultino superiori ai valori di concentrazione soglia di contaminazione”.
 
In particolare le analisi segnalano: la comparsa in tutti i punti di controllo di valori di Tetracloroetilene/Tricloroetilene – comunemente conosciuto come Trielina – almeno pari a 1 microgrammo/litro (µ/l), fino al massimo di 1,6 µ/l, dato quest’ultimo superiore alla soglia; la presenza di Nichel ai limiti della soglia di contaminazione in alcuni punti di prelievo, i cosiddetti piezometri (17 su 20 microgrammi/litro e 20 su 20 µ/l, pari alla soglia), e la presenza di Ferro superiore alla soglia di contaminazione (335 su 200 µ/l, 67% in più).
Valori simili non erano mai stati riscontrati nelle analisi svolte negli anni precedenti (2012 e 2013). I dati sono raffigurati nei grafici seguenti.
 
Nessun allarmismo, ma serve certamente maggiore attenzione. Ricordiamo che nella convenzione con la società escavatrice è previsto che il Comune possa effettuare controlli di ogni genere, infatti all’art. 14 si legge testualmente: “Il Comune controllerà… le caratteristiche del materiale riportato, ed ogni altro controllo ritenuto opportuno.” È sulla base di questa possibilità e dopo avere costatato con esplicita richiesta all’ufficio tecnico del Comune l’inesistenza di controlli oltre a quelli presentati dalle società interessate, che Uboldo Civica ha deciso di approfondire la questione.
Sono infatti situazioni che andrebbero monitorate facendo valere il diritto indiscutibile di una comunità di preservare la salute ambientale del proprio territorio e, di conseguenza, dei propri cittadini, indipendentemente da qualunque altro interesse. Si tratta dello stesso principio di prevenzione citato nel Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea.
 
È chiaro adesso che non bisogna mai abbassare la guardia. A questo punto è inevitabile che l’Amministrazione effettui i doverosi controlli garantiti dalla legge insieme agli Enti preposti. Uboldo Civica per tutelare i cittadini ha già presentato un’interrogazione per il prossimo Consiglio Comunale.
Naturalmente ci auguriamo che tali controlli possano scongiurare l’ipotesi di inquinamento evitando ulteriori problematiche per un territorio che certo non possiamo considerare già ora salubre.
 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 13 Febbraio 2015
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