Piazza Repubblica: telecamere spente, ditta sparita

L'impianto doveva essere attivato dai cellulari dei cittadini e con il bluetooth. Ma è un flop. L'assessore: "La Selex Es non ci risponde al telefono da un anno". Il comune vinse persino un premio

«La ditta che ci ha installato le telecamere speciali in piazza Repubblica? Non ci risponde più al telefono, da quasi un anno. Al comando abbiamo gli schermi, ma il sistema non funziona». Sembra incredibile, ma il rivoluzionario sistema di telecamere che sorveglia il cittadino in piazza Repubblica (progetto sinecura o living lab), annunciato più volte, non solo non è mai partito, ma è in una fase di stallo che lascia esterefatti anche gli assessori in comune. Mancano alcune operazioni di messa a punto, ma  l’azienda che ha installato il sistema latita. Forse perchè quelle 7 telecamere erano una sperimentazione e furono regalate a Palazzo Estense, che non ci ha messo un euro. 

E se la Selex Es, del gruppo Finmeccanica, ha staccato la cornetta, figuriamoci il resto. Le telecamere robotiche, in teoria, dovevano essere azionate con un messaggio dal telefono. Di più: dovevano essere gli occhi capaci di girarsi versi di te, di sentire il tuo calore, comunicare alla centrale operativa che sei al buio e che hai bisogno di essere sorvegliato, mentre cammini nella notte, accanto ai brutti ceffi della piazza.

Ma qui la Selex Es non risponde nemmeno al telefono quando chiama l’assessore Carlo Piatti (“Pronto? Ma dove siete?”). Oggi dunque ci sono 7 videocamere puntate su piazza Repibblica, ma le centraline non riescono a farsi contattare dai telefonini dela gente comune. Il Bluetooth? Figuriamoci, l’sms nemmeno. Non va neanche con gli smartphone della Apple. "Il progetto non è abbandonato, ma per ora è sospeso" dichiara l’assessore Piatti. La storia si fa più bizzarra se si contano le inaugurazioni, almeno due. Lo presentarono nel 2010 alla fiera di Varese, poi seguirono due cerimonie in pompa magna. Alla presenza del presidente della regione Roberto Maroni fu mostrata anche una sala di comando con le telecamere, ma in realtà non funzionava nulla. Nell’ottobre del 2013 ci fu persino un premio. L’assessore Sergio Ghiringhelli ritirò allo Smau il riconoscimento “smart city” per un pacchetto di tre idee volte a migliorare il futuro della città. Uno era proprio il “Sinecure”, ovvero le telecamere che non funzionano. 


Redazione VareseNews
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Pubblicato il 03 Febbraio 2015
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