La Openjobmetis si sgretola dopo l’intervallo

Varese tiene testa a Trento per 20' ma al rientro in campo lascia scappare i padroni di casa. Esordio con sconfitta per coach Caja che paga le assenze tra i piccoli e la serata negativa delle ali

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Non arrivano scosse “reali” al cuore della Openjobmetis nella prima partita del dopo-Pozzecco. La squadra affidata ad Attilio Caja perde anche a Trento (78-65) una partita in cui si vede qualche segnale di vita, insufficiente però a mettere paura a una Dolomiti che classifica alla mano è la quinta forza della Serie A.

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Dolomiti – Openjobmetis 78-65 4 di 42

Cantiere apertissimo quello biancorosso, e sarebbe davvero stato arduo per chiunque giocare una partita simile con due sole guardie di ruolo in organico, Maynor e Casella. Anche per questo però ha del paradossale la “mappa” del tiro di Varese si incaponisce spesso a voler tirare da fuori senza mai provare a fare a sportellate in area, nonostante un tonnellaggio tutt’altro che irrilevante. Ne fa le spese soprattutto un Diawara completamente senza mira, ma pure i vari Kangur ed Eyenga faticano a trovare il bandolo della matassa mentre Jefferson non viene quasi mai servito. Un quadro che, al di là dell’innegabile impegno, non ha grandi tinte positive; qualcosa di buono si è visto almeno dalle parti di Maynor che nella prima parte ha finalmente trovato una vena offensiva e da uno sprazzo al tiro di Casella. Troppo poco però per fare risultato e muovere una graduatoria che dopo i risultati di domenica si è fatta ancora più brutta: dietro a Varese (12 punti) c’è solo Caserta a quota 7, mentre Pesaro affianca Kangur e compagni ma pare in risalita. Domenica pomeriggio a Masnago arriva Roma che sta poco meglio: quella sarà la prima partita da non sbagliare assolutamente

COLPO D’OCCHIO – Prima assoluta della Openjobmetis al PalaTrento dove il pubblico non è quello delle grandi occasioni (e del resto Varese in questo momento non attrae poi così tanto). Discreta comunque la cornice in cui spicca un Gianmarco Pozzecco in giacca, seduto in tribuna dopo aver incontrato Caja e la squadra nel prepartita come una comune dirigente. E forse sarebbe il caso che venga collocato con un ruolo preciso, perché questa situazione appare poco sensata.

PALLA A DUE – Caja cucina con gli ingredienti che ha a disposizione: senza Rautins e Letho (sbarcato oggi in città), insieme a Maynor ci sono tre ali – Eyenga, Diawara e Kangur – oltre al pivot Jefferson. Trento ha la squadra al completo e scende sul parquet con il quintetto classico, con Forray in regia e Pascolo accanto a Owens.

LA PARTITA – Inizio senza fuochi artificiali, da una parte e dall’altra. Varese mette timidamente il naso avanti (4-7) ma da quel momento sbaglia qualsiasi conclusione e perde palloni a profusione: alla Dolomiti basta quindi fare poco meglio per prendere il largo nel finale di periodo, chiuso avanti 20-9 senza neppure troppo sudore.

Caja in panchina alza il tono della voce e comanda qualche giro di zona: i suoi recepiscono e trovano il miglior momento di Maynor dal suo arrivo alla Openjobmetis. Il play stavolta ci prende da tre punti, va presto in doppia cifra e con i suoi canestri Varese torna in scia (0-10 di parziale, 20-19). I timeout di Boscaglia però sbloccano ogni volta i bianconeri – accadrà anche più avanti – a segno da fuori con Baldi Rossi e Spanghero. Varese sta per un po’ sull’ascensore, pare finire lontano un’altra volta ma con l’unico canestro di Diawara (1/9 dal campo, 0/2 ai liberi), una tripla di Casella e un balzo di Eyenga è addirittura parità. Potrebbe finire così il quarto e invece il congolese commette fallo sull’ultima tripla (segnata) di Mitchell e al riposo è 39-35 Trento.
La buona tenuta dei primi 20′ però si sgretola al rientro dagli spogliatoi, male antico di questa squadra che resta a secco per ben 6′ consecutivi, non costruisce tiri decenti in attacco (e non entra mai in area) oltre a sbagliare i tiri liberi in maniera demoralizzante. Trento, brava più che altro ad approfittare della situazione, colpisce da fuori e scappa: quando finalmente un lampo di Callahan – 5 in fila – risveglia i suoi, i buoi sono già ampiamente fuggiti. Flaccadori, che Varese si è lasciata scappare per un pugno di lenticchie, segna il +21, punteggio appena meno duro al 30′ (65-44).

IL FINALE – La Dolomiti non rischia quasi nulla nemmeno nel periodo finale, nonostante Varese batta più di un colpo. Troppa la distanza con cui si aprono gli ultimi 10′, nei quali protagonista è Casella. La guardia infila tre volte il canestro da tre punti sfruttando anche qualche buona circolazione di palla e riporta la Openjobmetis sino al -8 (69-61). Però è proprio lui a perdere una palla in modo banale mentre, come già detto, Trento non sbaglia nulla al rientro dai timeout e festeggia il successo già negli ultimi minuti. Finisce come quasi sempre: Varese ko, questa volta 78-65.

Damiano Franzetti
damiano.franzetti@varesenews.it

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Pubblicato il 03 Marzo 2015
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