Varese saluta Paolo Dell’Oro
E' morto il 9 maggio Paolo Dell'Oro. Scrittore e novellista è stato il primo italiano a conseguire la licenza di operatore di centrale nucleare

E’ morto lo scorso 9 maggio l’illustre cittadino varesino, Paolo Dell’Oro. Scrittore e novellista è stato il primo italiano a conseguire la licenza di operatore di centrale nucleare, diventando poi uno stimato dirigente dell’Euratom, la comunità europea dell’energia atomica.
Nato nel 1935 Roma, si trasferisce a Milano con la famiglia. Durante la guerra la loro casa di Milano viene bombardata e la famiglia incrocia per la prima volta la provincia di Varese, stabilendosi a Morazzone. Ritornati a Milano, Paolo frequenta il liceo classico e si iscrive alla facoltà di fisica. Le nuove scoperte relative all’energia nucleare lo affascinano ed è ammesso al corso per operatori di reattori nucleari. É il primo italiano a conseguire la licenza di operatore di reattore. Dopo un’esperienza di lavoro ad Eindhoven (Olanda), viene assunto all’EURATOM di Ispra al reattore sperimentale Essor. Successivamente passa a operare nella salvaguardia e perfeziona l‘apparecchiatura Phonid, per la misurazione della radioattività residua. Con il Phonid opera in Germania,Gran Bretagna, Francia, Olanda, Belgio e, dopo l’ingresso nella Comunità Europea, in Spagna.
Una volta terminata la sua carriera lavorativa, si trasferisce prima a Gavirate e poi a Varese, nel quartiere di Masnago. Passa ancora molto tempo all’estero ma questa volta non grazie all’energia atomica, ma a quella del vento. Naviga infatti a lungo con la sua barca a vela, Effemera, nelle acque della Grecia e della Turchia e affronta un nuovo impegno: la scrittura. Il suo primo lavoro è la pubblicazione di una silloge di aforismi scientifici, Così disse la scienza (2006- Seneca Edizioni), unica raccolta italiana di questo genere; successivamente si dedica alla stesura di testi di carattere storico-nautico: Storia del punto nave (2007), Vele, motore della storia (2008), Nel segno della galletta (2009) pubblicati con la casa editrice Seneca, Verso gli abissi (2012) editore Magenes), una seconda edizione di Vele, motore della storia (2014), Carte, cartografi e marinai (2014) e Navigatori scalzi (2015) con la casa editrice Il Frangente. Ultimo progetto: un’opera da intitolarsi Scambi transatlantici, sugli apporti e scambi reciproci tra l’Europa e il continente americano
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Una mattina di estate,a zonzo per le isole greche,abbiamo conosciuto Paolo, che con Linda era in vacanza. Era l’estate del 2008.
Abbiamo trascorso piacevoli pomeriggi in spiaggia conversando,immersi nel sole, nel vento e nell’azzurro dell’Egeo.
Poi ci siamo rivisti a Chieri, abbiamo letto i suoi libri… Una frequentazione molto piacevole,sempre accompagnati dal mare,anche quando ne eravamo distanti. Perché Paolo era il mare, lo aveva nell’azzurro dei suoi occhi e lo metteva negli auguri di Natale che ci inviava corredando il messaggio con l’immagine di Effemera.
Così, tra” miliardi di individui che non si conosceranno mai” noi abbiamo avuto la fortuna di conoscerlo, ed è stato bello.