Viaggio nella provincia viva

I bambini di Malnate. Gli orti scolastici di Vedano Olona. L’operosità delle due Venegono. Il vedere inaspettato di Tradate. La storia di Cantello. Fotogramma dopo fotogramma, il puzzle della settimana appena passata prende forma di una tela impressionista e ora che ci siamo allontanati e che l’osserviamo con la giusta luce, mostra riflessi inaspettati.

Che in provincia non accada mai nulla è una sciocchezza, che nonni sia cultura l’abbiamo già da tempo imparato e raccontato. Ma che sia possibile vivere emozioni più forti rispetto al cuore che magari si pensa batta attorno alle grandi esperienze dei riflettori o dei centri più blasonati; beh, anche questo l’abbiamo abbondantemente appurato coi nostri occhi e immortalato con l’iphone.

Lunedì è stata la volta di Tradate: chi ci è passato ne ha un ricordo di una tinta verdissima, con molte attività legate all’agricoltura e ad una civiltà contadina che impiega meno persone di un tempo, ma che soprattutto negli ultimi anni ha visto una attenzione particolare, un ritorno alle origini che fa ben sperare: sono gli agricoltori i paladini del nuovo millennio, non solo per sfamare il pianeta in maniera responsabile, ma anche come custodi di un’integrità fisica del paesaggio che anche la nostra Costituzione protegge.
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Venegono Inferiore, Venegono Superiore. I due paesi sono quanto di più vivo mai possa pensarsi. Legati dal nome, sono due centri molto simili che hanno nel nome una storia abbinata alla vocazione religiosa del centro. Ma sul piano della cultura tradizionale appare singolare, per esempio nel caso di Venegono Inferiore (GUARDA TUTTO IL LIVE DI VENEGONO INFERIORE) scoprire come a due passi dal centro storico del paese si ‘aprano’ finestre come quelle che siamo riusciti a scoprire. Segno di un forte attaccamento con la natura che gli abitanti di questo pese hanno.

Venegono Superiore ci ha invece riservato un assaggio di cultura molto aperta al mondo, all’associazionismo e alla voglia di partecipare. Un piccolo esempio dei giacimenti culturali nascosti e che Varesenews cercherà di scoprire. Un esempio fra tutti: il “Fondo Sclavi” un progetto che farà di questo paese (in realtà lo è già) la capitale del fumetto, ospitando oltre 8000 volumi dedicati a questo tema.
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I vedanesi sono risultati persone generose con gli uomini e con la natura. I più giovani che abbiamo incontrato stanno imparando a coltivare gli orti. I più grandi, uomini e donne, hanno dato in alcuni casi prova di saper coltivare anche un altro bene prezioso per vivere bene: l’amicizia, con la quale si coltiva il rispetto per l’altro. Abbiamo ‘scoperto’ una Proloco viva e una cittadina pulita e curata con molte eccellenze che riempiono la vita di questo paese.
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Malnate, una città vivissima nella quale si è vista l’Italia migliore vissuta con passione da persone semplici. Quello che ha colpito e’ la capacità di giocare di squadra in un momento difficile per tutti, facendo di necessità virtù. La città possiede numerosi tesori ancora nascosti, come il parco del Lanza, che dovranno in futuro essere conservati e valorizzati. Un saluto di cuore deve andare ai giovani ragazzi del museo: spiegare i fossili a 10 anni, studiare i minerali e l’airone Cinerino prestando il proprio tempo agli altri invece di rincorrere più facili passatempi fa onore a questa bella società.
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Cantello e’ paese di grandi tradizioni di villeggiatura, storia naturale,
Inventiva, rispetto per la natura e le sue leggi. Il simbolo del paese, l’asparago, e’ la metafora di tante prole che spesso vengono spese per l’innovazione. È semplicemente una parabola che parte dall’800 e che segue un intuito: qui c’è la terra buona per fare ciò che i francesi da secoli conoscono. E così e’ stato. Oggi l’asparago, a un passo dall’igp da’ lavoro a numerose famiglie che anche in momenti di crisi hanno saputo cogliere questa importante occasione.
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