A scuola senza … zaino

In quattro classi della primaria e in due della media si sta sperimentando una didattica innovativa che punta sull'esperienza e la condivisione

Basta zaini e stop alle lezioni frontali. La Scuola si interroga sul futuro del proprio ruolo e sulle modalità. La Buona Scuola propone innovazioni, ma c’è anche chi ha adottato il modello “flipped class” e chi cerca di fare didattica attraverso la tecnologia.

Di fondo c’è sempre una ricerca: svecchiare il modello tradizionale e coinvolgere i ragazzi con sperimentazioni ed esercitazioni pratiche che portino a sviluppare le conoscenze attraverso il fare.

Anche “A scuola senza zaino” è una modalità innovativa di docenza che le scuole primaria e secondaria di primo grado di Sumirago hanno adottato in via sperimentale. Quattro classi della primaria e due della media accolgono alunni che abbandonano il tradizionale zaino pieno di libri e quaderni: « Alla cartella abbiamo sostituito una borsina leggera dove mettere le comunicazioni – spiega la responsabile del progetto Rita Tibiletti – Il curriculum viene costruito attraverso una didattica che coinvolge. Sono gli stessi alunni a indicare le regole attraverso l’esperienza».

In questa scuola, anche il percorso formativo viene deciso insieme: « Appena entrati , ci ritroviamo nell’agorà, uno spazio fisico speciale dell’aula, dove si decide il programma da svolgere nell’arco della giornata».A scuola senza zaino

Il curriculum globale è composto da 10 punti  che vanno dall’ospitalità, alla responsabilità, alla comunità : « Siamo ancora in fase sperimentale – chiarisce la docente – nel giro di tre anni pensiamo di concludere l’iter. È un’innovazione che abbiamo adottato d’intesa con la dirigente, il Consiglio di Istituto e i comitati dei genitori. L’amministrazione comunale ha sostenuto le spese degli arredi e del materiale necessario. A ogni alunno è stato chiesto un contributo di 80 euro per l’acquisto dei testi speciali e degli strumenti per la didattica che, in questo prima fase, verranno comunque affiancati dai libri di testo tradizionali. Ogni classe avrà inoltre due computer in dotazione». 

Dall’esperimento alla teoria, dall’indagine al risultato, dalla pluralità alla sintesi: gli studenti impareranno mettendosi in gioco, assistito dai docenti che proporranno e non consegneranno solo i saperi.

Una scuola senza zaino è possibile.

Alessandra Toni
alessandra.toni@varesenews.it

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Pubblicato il 21 Settembre 2015
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