Primarie, confronto aperto e i 4 candidati strappano applausi

Grande equilibrio e fair play tra Marantelli, Galimberti, Zanzi e De Simone. Sala piena e gli sfidanti potevano giocare il jolly su un tema del programma

primarie varese de filippi 2015

Primo confronto a tutto campo tra i candidati alle primarie del centrosinistra per il sindaco di Varese: i quattro sfidanti ne escono tutti soddisfatti. Se la sono giocata alla pari, alla serata organizzata al Collegio De Filippi di Varese: si è vista tensione, passione e gioco d’attacco. Ma anche fair play. Molti applausi e previsioni di grande equilibrio. Sala quasi piena. 

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Primarie, la serata dei quattro sfidanti 4 di 10

Parte il conduttore, il giornalista di Varesenews Roberto Rotondo, con una domanda su pregi e difetti di ognuno.

Davide Galimberti punta su novità e competenza, Daniele Marantelli su passione e vicinanza alla Varese popolare, Daniele Zanzi su un nuovo modo di fare politica vicino ai cittadini, Dino De Simone sulla voglia di una faccia pulita e che abbia progetti per giovani e start up.

Nel meccanismo del dibattito é inserito un gioco. Le tre domande sui programmi consentono ai candidato di giocare il jolly sul tema che prediligono. Marantelli e Zanzi scelgono il sociale, Galimberti efficienza e urbanistica, De Simone servizi e mobilità.

Come sognano la Varese che funziona? De Simone punta sulla riqualificazione delle aree dismesse, territorio e sostenibilità. Zanzi parla del declino della città culturale e ambientale e auspica un futuro di Varese per l’ambiente. Marantelli vorrebbe una Varese più semplice e più umana, e propone di dividere in 4 consulte il territorio (lago, monte, est, ovest). Per Galimberti lo sviluppo viene da un pgt migliore, ma parla anche di nuove prospettiva dal futuro dell’Arcisate Stabio e delle stazioni, con una variante per ridisegnare il comparto.

Zanzi concorda sull’importanza della Arcisate Stabio ma la priorità resta il lavoro. Organizzare chi produce ricchezza è la priorità per Marantelli, che promette di tenere lontani dalla politica i “maneggioni”: imprimere una svolta, inoltre, è per lui sburocratizzare. Galimberti propone di ridurre le imposte locali a chi attira lavoro. De Simone parla dei giovani e chiede che non vengano lasciati emigrare, per lui ci vogliono coworking e banda larga per liberare risorse. E poi il risparmio energetico.

Si parla della Varese che aiuta e Marantelli propone più attenzione al Molina e sostegno alle famiglie. Inoltre afferma che la polizia locale ha una sede inadeguata e che bisogna trovarne una nuova. Per Galimberti va messo mano alle scuole e l’edilizia scolastica sarà la priorità. De Simone chiede più cittadinanza attiva, Zanzi vuole un radicale cambiamento rispetto al consociativismo politico: “Se sarò sindaco non lo tollererò”.

Quindi punta su una città allargata dove l’ambiente la faccia da padrone. C’è il tempo per le domande dal pubblico per gli appelli. Nel finale Galimberti presenta un documento in cui si impegna a non accettare altri incarichi, in futuro, una volta terminato il mandato da sindaco.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 04 Dicembre 2015
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