Elezioni in vista, a che punto sono partiti e liste civiche

Le voci dicono si voti a inizio giugno, mancano meno di cinque mesi alle elezioni. La situazione di centrosinistra, centrodestra, civiche, "grillini"

elezioni amministrative

Si avvicinano le elezioni 2016, a Gallarate come in tutti gli altri Comuni della provincia di Varese che andranno al voto. La data? Si parla insistentemente della prima o (più probabilmente) seconda domenica di giugno. Insomma: cinque mesi giusti giusti per arrivare a definire candidati sindaci, coalizioni, programmi. Ecco a che punto siamo.

Il centrosinistra ha il suo candidato: il sindaco in carica Edoardo Guenzani ha rotto gli indugi alla fine dell’estate, sollecitato anche dai diversi partiti che volevano muoversi per tempo nel caso non si ricandidasse. Il sindaco in carica sembra voler puntare molto sulla continuità: di fronte ad alcune voci su un possibile allargamento al centro, per spegnere i malumori nell’attuale maggioranza, ha anche confermato l’assetto della coalizione uscente: dalla sinistra rappresentata in consiglio da Sel fino a Città è vita (civica moderata che fa capo al sindaco), passando per il Pd. Al di là di alcune scelte coraggiose (o avventate, secondo l’opposizione) su Pgt e Accam, l’amministrazione comunale ha fatto spesso scelte improntate alla rigida salvaguardia dei bilanci del Comune e delle partecipate: il sindaco di centrosinistra potrebbe avere le spalle ben coperte al centro (il che conta, in una città come Gallarate), ma rimanere scoperto a sinistra. Nel frattempo le varie forze del centrosinistra hanno iniziato a lavorare internamente sul programma.

Se il centrosinistra sembra puntare sulla continuità e ha pronto candidato e coalizione di massima, il centrodestra è invece ancora bloccato, anche dal quadro provinciale: a Varese ancora non si sa quale sarà il candidato e ora persino la coalizione unitaria non è più data per certa. E non è un mistero che la situazione di Gallarate è strettamente legata agli equilibri e alle scelte che Lega e Forza Italia faranno a Varese e Busto. Il Carroccio ad oggi non ha individuato un unico nome, ma una “rosa” di quattro candidati più o meno credibili.
Al tavolo del centrodestra si siedono anche Nuovo Centro Destra, Fratelli d’Italia, la lista di ex An Libertà per Gallarate (che vorrebbe più attenzione al mondo civico) ma anche alcune liste paraciviche (la Gallarate Onesta “ispirata” dalla Lega nel 2011 e riattivata qualche mese fa): il prossimo giro di consultazioni è fissato nella sede di Ncd. Ovvio che andare al primo turno in ordine sparso sarebbe un rischio per il centrodestra, specie se deve recuperare posizioni nell’elettorato più moderato, che di solito chiede certezze. I tempi però ormai sono stretti e serpeggiano non poche preoccupazioni

Sul fronte delle liste civiche, la realtà che appare più vivace è quella di La nostra Gallarate 9.9: molto attivismo e confronto sui social (ma senza pagine “sponsorizzate”, cioè senza ricorrere ad annunci a pagamento), riunioni settimanali, una raccolta di mille firme di gallaratesi a sostegno dell’operazione. Su alcuni temi la civica ha anche iniziato ad esporsi, come nel caso della contrarietà all’aggregazione con Legnano e Magenta per il servizio d’igiene urbana e con alcune proposte nel settore del sociale.

Altra voce che si accredita fin dal nome come civica è Gallarate Civica, la lista animata da Gianni Sparacia, parrucchiere ed ex assessore con Forza Italia in giunta Mucci. «Io tiro dritto per la mia strada», dice Sparacia: la sua lista fino ad oggi si è mantenuta lontana dal tavolo ufficiale del centrodestra, anche se ovviamente le altre forze seguono con un qualche interesse le sue mosse (in vista di un probabile secondo turno?).

Un gruppo di professionisti ed esponenti dalle file del mondo cattolico – il “garante” è il professor Luigi Patrini, già sindaco di Gallarate – hanno invece iniziato a ragionare su un’altra esperienza, quella di Amicizia Gallaratese: nome provvisorio, in attesa di decidere se trasformarsi in vera lista civica.

Chi invece è già certa delle sue idee è Forza Nuova, che per la prima volta si affaccia alle elezioni gallaratesi: il suo candidato è Riccardo Croce e il movimento di destra sociale e radicale ha già avviato diverse iniziative in piazza (sui temi cari alla destra sociale). Corrono da soli e possono rappresentare un’alternativa alla eventuale coalizione di centrodestra

Da ultimo, il Movimento 5 Stelle: i “grillini” gallaratesi hanno avuto un iniziale percorso comune ma si sono poi divisi in due distinti gruppi (Gallarate in Movimento e Gallarate 5 Stelle), metodi diversi e anche temi in parte diversi. Le regole del Movimento 5 Stelle prevedono una “certificazione” dall’alto della lista pentastellata, che può passare da trattative a livello regionale o attraverso le “comunarie”, le primarie comunali: Gallarate in Movimento (uno dei due gruppi) ha esplicitamente chiesto il ricorso alle “comunarie”. Di certo tra i due gruppi non corre buon sangue, se l’erano detto a muso duro anche nell’ultimo incontro di fronte a parlamentari e consiglieri regionali del territorio.
Politicamente i due gruppi “grillini” a Gallarate si sono spesi spesso su temi ambientalisti (dalla ciclabili alla battaglia contro l’inceneritore e per la riconversione di Accam) e sulle aziende pubbliche (quelle partecipate dal Comune, ma anche Sea ospedale) e potrebbero intercettare anche una parte di elettorato di sinistra o ambientalista.

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 20 Gennaio 2016
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