L’universo di Stephen Hawking al cinema Grassi

Proseguono le conferenze gratuite organizzate dagli appassionati del Gruppo Astronomcio Tradatese. Prossimo incontro la sera di lunedì 25 gennaio al cinema cittadino

Stephen Hawging

Proseguono le conferenze gratuite organizzate dagli appassionati del Gruppo Astronomcio Tradatese. Prossimo incontro la sera di lunedì 26 gennaio al cinema cittadino:

Per l’inizio del 42esimo anno consecutivo di attività il GAT, Gruppo Astronomcio Tradatese ha deciso dedicare una intera serata a Stephen Hawking, il fisico attualmente più famoso al mondo.
La serata condotta dal dott. Giuseppe Palumbo, noto esperto di cinematografia scientifica, si svolgerà Lunedì 25 Gennaio 2016, ore 21 al Cine GRASSI di Tradate sul tema: Hawking e la teoria del tutto.

In una recentissima intervista alla BBC il famoso fisico britannico Stephen Hawking si è detto convinto che entro massimo mille, diecimila anni l’umanità si sarà estinta se, nel frattempo non avrà trovato il modo di colonizzare lo spazio, una possibilità per la quale egli stima siano necessari però almeno altri 2-3 secoli. Le cause prime di rischio per il genere umano sono secondo Hawking soprattutto tre: il riscaldamento globale, i virus geneticamente modificati, la guerra nucleare.

Una situazione certamente intrisa di pessimismo, che però, secondo il fisico attualmente più famoso al mondo per le sue teorie sui buchi neri, è controbilanciata dal fatto che ci troviamo in un periodo in cui l’Umanità ha fatto le massime scoperte della sua storia, in particolare sulla struttura e l’origine della materia e dell’ Universo intero. Anzi, sempre secondo Hawking il fare scoperte nuove e soprattutto farle conoscere al resto del genere umano è una delle operazioni più motivanti per uno scienziato.
Stephen Hawking nacque l’8 Gennaio 1942 esattamente 300 anni dopo la morte di Galileo, che –a suo dire- ha sempre rappresentato il suo modello. Fin da giovanissimo mostrò un interesse totale per l’Universo nel suo complesso, grazie ad un QI (quoziente di Intelligenza) superiore a 160, pressappoco simile a quello di Einstein e Newton.

Nel 1963, all’inizio di una carriera scientifica come cosmologo alla Cambridge University, cominciò a sentire i primi sintomi di una terribile malattia degenerativa (atrofia muscolare progressiva) per la quale, ai tempi, i medici gli diedero pochi anni di vita. Invece, incredibilmente, Hawking è ancora vivente, per quanto completamente impossibilitato a muoversi e parlare. Unico strumento per comunicare con il resto del mondo, è un computer che tramuta in suoni le parole che con un singolo dito riesce a battere sulla tastiera.

Nel 1974 pubblicò la sua ricerca più famosa: quella secondo cui i buchi neri sono alla base di tutto il Cosmo (fu un buco nero anche la palla di fuoco che diede origine al Big Bang) ma, lungi dall’essere un pozzo irreversibile, possono invece emettere energia (la famosa radiazione di Hawing) esplodendo catastroficamente in un tempo tanto più lungo quanto maggiore è la loro massa.

Negli ultimi 20 anni Hawking si è dedicato alla cosiddetta ‘Teoria del tutto’ basata sul tentativo di unificare la Relatività (ovvero la Gravità) con la teoria quantistica (ovvero le leggi probabilistiche della fisica atomica). Ne è uscita una teoria analoga a quella delle stringhe, dove si teorizza l’esistenza di un multi-universo (ovvero infiniti universi) che proprio perché dotato di infinite possibilità, è riuscito a produrre il nostro di Universo, l’unico (forse !) adatto alla nascita della vita e di esseri intelligenti.

Manuel Sgarella
manuel.sgarella@varesenews.it

 

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Pubblicato il 21 Gennaio 2016
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