La pittura che sta dentro la punta del pennello: Giancarlo Cerri a Villa Pomini
Castellanza dedica un'ampia antologica all'ultimo decennio di attività dell'artista
“Prima la carta, poi la tela, così è iniziata la mia vicenda artistica. Sono un pittore che ama la Pittura Pura, quella che sta dentro la punta del pennello, che scaturisce dal colore” con queste parole Giancarlo Cerri parla della sua arte e del suo personale ed originale percorso artistico. Villa Pomini a Castellanza dedica un’ampia antologica all’ultimo decennio di attività dell’artista dal titolo “Dal paesaggio reinventato all’astrattismo concreto, dipinti 1995-2005”, realizzata con il patrocinio del Comune di Castellanza, ideata e curata da Franco Azimonti insieme allo stesso Giancarlo Cerri.
Pittore milanese classe 1938, nel suo lungo percorso si è dedicato principalmente a due aspetti: in primo luogo il forte impatto visivo dei suoi dipinti in un rinnovarsi continuo di forme e sintesi; quindi l’inesauribile impegno che lo ha portato a una stimolante operatività creativa, interrotta solo nel 2005, quando gli occhi gli hanno impedito di continuare a fare ciò che ama di più nella sua vita: la Pittura.
Ma l’attività espositiva di Giancarlo Cerri non si è mai fermata. Almeno sino ad ora, perché la mostra a Villa Pomini è, per volontà stessa dell’artista, l’ultimo capitolo di un lungo percorso che lo ha portato a esporre in Italia e all’estero.
Il percorso espositivo presenta circa 50 opere, molte delle quali mai esposte, come la serie Per amore del paesaggio (1995) e la serie delle Sequenze nere realizzate nel 1999, a inquadrare in particolare due periodi del maestro lombardo quasi completamente sconosciuti.
Introducono la mostra quattro opere: Marina a Imperia (1971), facente parte della sua prima figurazione, oltre a tre grandi dipinti della serie Grandi Foreste, tutti realizzati tra il 1988 e il 1991 e riguardanti la seconda stagione dell’artista milanese, quella del naturalismo materico informale.
La mostra segna il passaggio da una pittura densa e materica dalla grande forza vitale, che aveva le sue radici nella tradizione naturalistica lombarda con opere costruite per masse cromatiche compatte, alla stagione dell’ “Astrattismo Concreto” con dipinti dove i colori si dilatano, si appiattiscono e si semplificano: sono le serie delle Sequenze – orizzontali, verticali e controluce – e delle Grandi Sequenze. Il percorso espositivo si chiude con quattro opere dell’ultimissima fase artistica di Giancarlo Cerri, caratterizzata da una serie di dipinti di arte sacra che evidenziano una spiritualità laica pura, senza ornamenti inutili, che nascono da quel settembre nero 2001: croci ribaltate e sanguinanti di rosso e di nero, due dei colori più sentiti dall’artista.
GIANCARLO CERRI
Dal paesaggio reinventato all’astrattismo concreto, dipinti 1995-2005
VILLA POMINI
Via Don Luigi Testori 14, Castellanza (VA)
7-28 febbraio 2016
Ingresso libero
Vernissage: sabato 6 febbraio ore 18
Orari di apertura: venerdì e sabato: dalle 15.00 alle 19.00, domenica: dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 19.00
Informazioni al pubblico: 0331-526263
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