Lugano: i dintorni della Madonna del Petrini in San Carlo Borromeo
Accanto al nuovissimo centro culturale due chiese custodiscono capolavori cinqueseicenteschi
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Il 30 gennaio è stata inaugurata la prima mostra d’arte monografica del LAC di Lugano, quella dedicata all’artista svizzero contemporaneo Markus Raetz, che in riva al Ceresio fino al 1 maggio presenta centocinquanta opere per illustrare il proprio percorso creativo a partire dagli anni Settanta. Il bernese, classe 1941, è famoso per la sua indagine sulla percezione e sulla complessità che nasce nel reale a partire da immagini e situazioni banali: su Google si trovano diversi esempi della sua arte, come quello visibile in questo video Youtube che riguarda la scultura “Non-oui“.
Dal 27 febbraio e fino all’8 maggio è prevista inoltre al LAC l’esposizione monografica su Aleksandr Rodchenko (1891-1956) , uno dei protagonisti della cosiddetta “Avanguardia russa del Novecento“, che porterà sul lungolago luganese 316 opere annunciate come uno spaccato della Mosca degli anni Venti, soprattutto attraverso la tecnica fotografica e del fotomontaggio, per una ricerca artistica che ha guardato anche alle altre avanguardie del tempo come il Futurismo ed il Dadaismo.
Andando indietro ancora di quattro secoli rispetto a Rodchenko, è interessante però qui sottolineare anche che il LAC è ubicato non a caso in una piazza dal nome particolare, la quale può essere intesa come una estensione o è comunque adiacente al sagrato della Chiesa di Santa Maria degli Angioli, a soli cento metri dalla principale sede espositiva del Ceresio. Piazza Bernardino Luini ospita infatti, proprio all’interno di questa chiesa volutamente pensata oggi per facilitare il flusso turistico, quello che i ticinesi considerano il più importante affresco rinascimentale ospitato in Svizzera: “La storia della passione e della crocifissione di Cristo”, opera monumentale a tutta parete realizzata nel 1529 dal Luini, pittore eccelso nato poco lontano da qui, a Dumenza (Va).
Il dipinto risente di qualche problema di illuminazione, ma appare comunque un affresco notevolissimo, importante anche per la biografia dell’artista, che fu pagato personalmente alla fine di ottobre del 1531 per gli ultimi lavori al Santuario di Saronno, mentre non fece in tempo ad essere saldato qui a Lugano, avendo ricevuto il figlio “Evangelista fu maestro Bernardino” le ultime 100 lire nel luglio del 1532. Dunque ultima grande opera del Luini questa, da vedere, per poi magari andare appena possibile a Milano, alla Pinacoteca Ambrosiana, dove ci sono i meravigliosi dipinti appartenuti alla Collezione di Federico Borromeo ed esposti nella monografica a lui dedicata da Palazzo Reale nel 2014, nonché al Louvre in precedenza. Lì c’è secondo me il genio di Bernardino.
Ma non è tutto, anzi il meglio deve ancora venire, da un artista locale: duecento metri e due secoli più avanti verso Piazza della Riforma; all’altezza di via Nassa 22, a cinque minuti a piedi dal LAC c’è la Chiesa di San Carlo Borromeo. Diversamente dal precedente, questo edificio appare pensato per il culto e la preghiera, essendo relativamente piccolo e raccolto, con le opere d’arte poco apprezzabili da vicino e poste perlopiù in alto.
La chiesa è dei primi anni Quaranta del Seicento e qui, a metà navata in alto sulla sinistra, c’è un dipinto del quinto decennio del Settecento che per la sua delicatezza fa di Giuseppe Antonio Petrini (1677-1755 ca), luganese allievo di Bartolomeo Guidobono a Genova, un maestro del Settecento lombardo. Petrini ha lasciato parecchi segni di sé in Valtellina, ma più vicino a noi risulta anche la gran pala d’altare del Pontificio Collegio Gallio di Como. Personalmente ho visto più volte il fondo petrinesco alla Pinacoteca Zuest di Rancate, dove è riscontrabile il “forte risalto plastico delle figure” che è caratteristico del Petrini giovane. La “Madonna che prega” in San Carlo è tuttavia un’altra cosa: la tavolozza più leggera e matura, nonché l’espressione delicata del viso, fanno di questo dipinto un’opera dal forte richiamo emotivo. Bellissima.
LAC Lugano Arte e Cultura
Piazza Bernardino Luini 6, Lugano
Tel: 0041 (0) 58 866 42 00
Orari: martedì, mercoledì e domenica dalle 10.30 alle 18. Giovedì e sabato dalle 10.30 alle 20.
Chiesa di Santa Maria degli Angioli
Piazza Bernardino Luini, Lugano
Chiesa di San Carlo Borromeo
Proveniendo dal LAC sulla sinistra, all’altezza di Via Nassa 22, Lugano
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