Alla scoperta del nespolo volgare

Alla scoperta di piante e fiori lungo le valli del Varesotto con Teresio Colombo

Nespolo volgare

Il giorno 4 maggio, dopo aver pranzato con mia moglie, decidiamo di andare a prendere il sole nel pratone di Velate, avendo visto le previsioni meteo che per la prossima settimana prevedono pioggia è opportuno che ricerchi in questa settimana il materiale per il prossimo articolo ed il pratone può aiutare a raggiungere questo scopo.

Galleria fotografica

Il nespolo volgare 4 di 14

Arrivati nel pratone vediamo un arbusto fiorito di bianco mia moglie dice che si tratta di un Orniello io che ricordo di aver visto alberi di Robinia sul fondo del pratone dico che trattasi della medesima ci avviciniamo e abbiamo torto in 2 perché ci troviamo difronte ad un Sorbo degli uccellatori (Sorbus aucuparia) una rosacea non comune a quest’altezza e spesso le piantine muoiono prima di mettere il fiore ne troverete alcuni all’altezza del sentiero 1 al Campo dei fiori.

Risolto questo problema ci si guarda in giro e si vede la fioritura della Ginestra dei carbonai (Cytisus scoparius) pianta non rara nelle nostre zone ma dove spesso è di dimensioni assai più limitate, nel prato ci appaiono tante Creste di gallo comuni (Rhinanthus alectorotophus) e ne scegliamo una da fotografare senza calpestare il prato.

Il giorno successivo decidiamo di andare lungo il sentiero 10 con partenza dal Poggio di Luvinate, subito appena iniziato ad inoltrarci veniamo attratti da un esemplare di Giacinto dal pennacchio (Muscari comosum)che anche in anni precedenti mi era capitato di ritrovare anche se un’ampia quantità l’ho vista in alcune visite in Piemonte in terreni collinari adiacenti il lago Maggiore, nel territorio aresino lo di trova in luoghi vari ad esempio mi è capitato di vederlo a Velmaio, nei prati del M. Chiusarella contigui alla ex cascina Garibaldi, sullo stesso sentiero 10 in mezzo alla carreggiata; ma più comune da noi è il Muscari atlantico che lo si ritrova sul Campo dei fiori in genere in singole infiorescenze e talvolta in gruppi numerosi la varietà più scura è coltivata a scopo ornamentale. Altra pianta che mi è capitato divedere è quella della Senape nera (Brassica nigra) che raramente è visibile nel varesotto dove non esiste la tradizione di utilizzare il cavolo nero nella cucina tradizionale e neppure quella di lavorarne i semi per ottenerne la senape, ma vedo che mia moglie sta cogliendo qualche stelo di Erba lucciola (Luzula nivea)  che poi metterà in vaso e per almeno un paio d’anni farà bella mostra di se nella nostra casa, caratteristica di questa giuncacea è quella di avere una vita pluriennale con le foglie che vengono riparate dal gelo da una rada peluria che consente di distinguerla quando non porta lo stelo fiorale. Finalmente siamo arrivati alla cascina Zambella, passata la quale troviamo alcuni Nespoli volgari (Mespilus germanica) che sono in piena fioritura, le nespole che produce saranno colte nel tardo autunno e messe nella paglia a completare il processo di maturazione secondo il parere di mia moglie sono gustosi ma difficilmente commerciabili perché la parte edule è minima, ma in compenso molto più saporita dl nespolo importato dall’oriente, devo dire che il Nespolo volgare è ritrovabile nelle vicinanze di vecchie abitazioni indice che un tempo era apprezzato per i suoi frutti, anche le capacità ornamentali di questa pianta è considerevole, si ricorda che i semi, 4 per frutto sono utilizzabili per fare un liquore di ottimo gusto. Nello scrivere queste note ricordiamo il padre di mia moglie che ritornando dall’aver colto i funghi alla colma nel Parco ci portava a casa le Nespole che non potevamo mangiare subito perché dovevano completare la maturazione nella paglia.

Il giorno 6 maggio affronto la via Sacra, realizzata nel gruppo Campo dei fiori nell’unica cima facente parte del territorio comunale di Varese, in ricordo dei partecipanti al I° conflitto mondiale e successivamente migliorata completando il ricordo di nuove specializzazioni che hanno partecipato alla II° guerra mondiale, ho da subito dovuto constatare che lo sviluppo della vegetazione segnala una ritarda di almeno una quindicina di giorni ed allora comincio col fotografare la Peverina dei campi (Cerastium glomeratum)assai diffuso nei luoghi con buona esposizione al sole e in terreni magri, salgo fino a vedere le 3 Croci che costituiscono il culmine quando vedo una Viola dai tre colori (Viola tricolor) spuntare assieme ad altre erbe la viola tricolore è comune nei prati oltre gli 800 m, e non ditemi che di colori se ne vedono soltanto 2 il giallo ed il bianco il terzo colore è blu ed è presente in quantità minore difficilmente supera il mezzo petalo ed è assente in numerosi esemplari finalmente eccomi arrivato in cima al 3 Croci  di cui faccio una foto ed un’altra al paesaggio che si può godere dalla balaustra  del 3 Croci Intanto vengo raggiunto da un altro camminatore solitario, ci salutiamo facendo qualche apprezzamento sulla scarsa resistenza che abbiamo mostrato nell’ultimo tratto di salita non tenendo conto che ho iniziato a salire dai piedi della va Sacra mentre il mio interlocutore aveva iniziato al p.le Pogliaghi al Sacromonte.

Su una cosa ci siamo trovati in accordo: il giudizio unanime del magnifico panorama che si può godere dalla balaustra del 3 Croci anche se in giornate come queste prive di adeguata ventilazione la vista è più limitata rispetto alle giornate più ventilate. Da questo momento decidiamo di completare assieme il giro; così facciamo assieme il tratto di salita che ci rimane vedendo fioriti numerosi Narcisi a foglie strette (Narcissus radiiflorus) pianta a bulbo che rispetto alla nostra gioventù è quantitativamente diminuita non per colpa dei grandi raccolti che ne sono stati fatti quanto invece per le mutate condizioni climatiche e dall’assurdo incremento di animali immessi senza tener conto degli equilibri naturali esistenti e vicino la Cinquefoglie bianca (Potentilla alba) che invece è una rosacea, piccola e con un solo fiore ma ricercatissima per le sue proprietà digestive tanto da diventare una componente degli amari locali.

Teresio Colombo

di
Pubblicato il 17 Maggio 2016
Leggi i commenti

Galleria fotografica

Il nespolo volgare 4 di 14

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.