Tre nuovi defibrillatori per Malnate
Grazie al progetto “Cuore in Comune”, la società Italian Medical System ha donato tre macchinari medici
Si è svolta nella mattinata di venerdì 27 maggio in sala consigliare la consegna di tre defibrillatori da parte della società Italian Medical System al Comune di Malnate, che nel 2015 ha aderito al progetto “Cuore in Comune”.
Due dei tre defibrillatori verranno posizionati in luoghi pubblici, così da essere a portata dei cittadini; oltre a quello che verrà istallato al centro “Lena Lazzari” di via Marconi, uno andrà in Villa Braghenti e uno invece in piazza Baj a Gurone. Una quindicina di persone sono già state formate per l’uso degli apparecchi e altre seguiranno il corso di formazione prossimamente.
I tre defibrillatori sono stati acquistati grazie al contributo di 40 aziende del territorio malnatese. Il progetto “Malnate, città Cardioprotetta” verrà realizzato anche grazie alla preziosa collaborazione di Sos Malnate.
Contento il sindaco Samuele Astuti: «Teniamo molto all’idea di rendere Malnate una città in cui le persone possano sentirsi sicure anche dal punti di vista della salute fisica e che, in eventuali situazioni di emergenze, sappiano che la città offre la possibilità di affrontare l’emergenza. La giornata di oggi rappresenta un momento molto importante in questo senso e si inquadra in un contesto più ampio di attenzione al tema: settimana scorsa sono andato a Come a ritirare un defibrillatore donatoci da Intesa San Paolo e stiamo lavorando assieme al dottor Canziani e al dottor Barel per realizzare a Malnate una città cardioprotetta».
I responsabili della Italian Medical System Alberto Tasinazzo e Riccardo Martinelli, hanno spiegato il progetto: «Abbiamo già consegnato macchinari in oltre 30 comuni e presto lo faremo anche a Cardano al Campo, Sesto Calende e Caronno Pertusella. Questo progetto permette di andare incontro a esigenze, anche economiche, dei comuni grazie alle sponsorizzazioni. Sono fondamentali le aziende che decidono di sposare il progetto, così come le 40 che si sono spese per Malnate. Tutto è andato bene e in circa un mese e mezzo siamo riusciti a raccogliere i soldi necessari per l’acquisizione dei tre macchinari medici. Un esempio di come il territorio viva grazie alle attività lavorative».
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