In provincia di Varese torna la Lega di lotta e di governo

La Lega vuole risorgere. Il segretario provinciale Matteo Bianchi e il capogruppo in Provincia Longhin in una conferenza stampa hanno delineato il futuro:

Secondo la loro analisi dopo i ballottaggi del 19 giugno si è delineato in provincia di Varese un bilancio in chiaroscuro per i militanti del Carroccio.
Al di fuori del capoluogo, la Lega vince e tutto il centrodestra compatto si dimostra una macchina da guerra “soffiando” sei amministrazioni locali al centrosinistra, confermando gli uscenti, cosi da portare il bilancio dell’ultima tornata elettorale a 18 sindaci di centrodestra e 16 sindaci di centrosinistra ribaltando quindi il quadro di cinque anni fa.

Questo fa si che l’amministrazione provinciale Vincenzi, eletta con criterio di secondo livello, sia di fatto virtualmente traballante:”La Lega chiede a tutti gli alleati, i quali hanno convintamente fatto questo percorso con noi negli ultimi mesi, un percorso lineare affinché in tutti gli Enti ci sia convergenza rispetto all’offerta elettorale proposta alle ultime elezioni. Questo, sommato ai risultati positivi nei piccoli e medi comuni della provincia, dovrebbe portare a più miti consigli il Presidente Vincenzi, il quale dovrebbe prendere atto che è seduto su una poltrona sorretta da una maggioranza che non esiste più”, commenta il segretario provinciale leghista Matteo Bianchi.

Secondo Bianchi la Lega Nord e’ stata premiata dove si è presentata come forza di responsabilità, insieme a tutto il centrodestra, per governare i municipi e grosse soddisfazioni sono arrivate da Gallarate e Busto Arsizio.
Tuttavia l’unica macchia é Varese città che, inutile negarlo, brucia ed offusca il buon lavoro fatto su tutti gli altri comuni che sono andati al voto:”Il centrosinistra varesino ha avuto più rabbia e grinta nell’accaparrarsi voti tra il primo e secondo turno, inutile nasconderlo. Ora non servono azioni interne schizofreniche, ne’ basta dare la colpa ai singoli.
Quando si è una squadra ampia, come quella che ha sostenuto con forza Paolo Orrigoni, si vince insieme e si perde insieme.
Tuttavia non bisogna far finta di nulla e va aperta una riflessione seria. Ci aspetta una Lega di lotta a Varese e ora vanno tirati fuori gli attributi”.
Quanto alle punzecchiature interne che sono arrivate dalle correnti bossiane della prima ora, Bianchi taglia corto:”Chi ha lavorato in questa campagna ha diritto di parlare, chi non ha fatto nulla, stia zitto”.