Goglio guarda alla fabbrica 4.0

Si tratta di una sfida che ha come oggetto anche una riorganizzazione dal punto di vista del servizio e assistenza offerti dall’azienda

sottile goglio

Attenta ai trend dell’industria moderna e alle esigenze della clientela, Goglio investe e sostiene i princìpi di Industry 4.0. “Penso che siamo al punto di svolta per questa nuova filosofia che, secondo molti esperti, rappresenterà la quarta rivoluzione industriale. Dopo una fase di studio e approfondimento del fenomeno – afferma Luciano Sottile, Direttore della Machine Division Goglio e neo vice-Presidente di Ucima (Unione Costruttori Italiani Macchine Automatiche per il Confezionamento e l’Imballaggio) – le aziende devono ora muoversi in modo concreto, guardando al proprio interno per capire come modificare l’organizzazione del service e sfruttare il flusso di dati inviati dalle macchine attraverso la rete”.

Goglio è in prima fila su questo fronte e a tal proposito Sottile, nei giorni scorsi, è stato relatore e testimonial aziendale al convegno “Le frontiere dell’innovazione. Fabbrica 4.0: la manifattura ai tempi di Internet”, organizzato dalla Unione degli Industriali della Provincia di Varese e da LIUC – Università Carlo Cattaneo. Il convegno ha affrontato proprio i nuovi scenari e le nuove opportunità per le imprese, i nuovi strumenti di progettazione e trasformazione delle leve competitive, resi possibili dall’Internet of Things.

Fabbrica 4.0 prospetta infatti cambiamenti di grande importanza nei paradigmi che sono alla base della vita e dell’organizzazione delle imprese: da un lato apre opportunità di sviluppo di nuovi mercati, processi, prodotti, collaborazioni; dall’altro rende necessario disporre di competenze in grado di confrontarsi con le logiche di una manifattura sempre più intelligente e connessa.

“Fino ad oggi – commenta Luciano Sottile – abbiamo ragionato in termini di assistenza e debugging remoti, ma ora è tempo di ripensare completamente il post vendita, spostandosi dal mondo degli oggetti al mondo dei servizi. Su questo terreno credo si andrà a giocare la competizione nel prossimo futuro: è necessario sviluppare le tecnologie ma anche le competenze necessarie per utilizzarle al meglio e portare benefici reali al cliente”.

Si tratta di una sfida che ha come oggetto anche una riorganizzazione dal punto di vista del servizio e assistenza offerti dall’azienda, che permetterà a Goglio di distinguersi dai competitor internazionali, perché “i prodotti si possono anche copiare, ma i servizi no”.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 18 Luglio 2016
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