“Ecco perché avere un unico gestore del servizio idrico”

La lettera che Valerio Mariani, Consigliere provinciale delegato a Trasporti, Ecologia ed Energia e Ufficio d'Ambito, ha scritto ai sindaci e amministratori delle provincia

Rubinetto a secco

La lettera che Valerio Mariani, Consigliere provinciale delegato a Trasporti, Ecologia ed Energia e Ufficio d’Ambito, ha scritto ai sindaci e amministratori delle provincia:

Cari Sindaci e Cari Amministratori,

in questi due anni di amministrazione abbiamo avviato insieme il percorso che consentirà anche alla provincia di Varese di avere un unico gestore del servizio idrico integrato (SII) per tutto il territorio provinciale. Insieme – Provincia e Sindaci – abbiamo scelto di affidare a una società a totale partecipazione pubblica (i cui Soci sono i Comuni) la gestione del SII e per questo abbiamo costituito, nel mese di giugno del 2015, la società Alfa che è diventata pienamente operativa da aprile 2016. Attualmente la società conta ben 110 Comuni soci (di cui 17 attualmente gestiti da Aspem per il ramo idrico), dispone di 100 dipendenti e gestisce direttamente il servizio idrico di 28 comuni (per un bacino di utenza di circa 200 mila abitanti). E’ stato avviato anche un piano di subentri nelle attuali gestioni, le cui previsioni più immediate sono l’acquisizione di Prealpi Servizi (acquedotto e depurazione) entro giugno 2017 e il subentro nelle gestioni in economia di oltre 20 comuni entro la fine del 2016.

In questo quadro ormai delineato, nel rispondere concretamente alle esigenze prioritarie che emergono dal territorio, la società Alfa sta anche lavorando sulle progettazioni e sull’affidamento degli interventi previsti nel Piano stralcio per evitare le sanzioni da parte dell’Unione europea (nello specifico gli interventi sugli impianti di Besozzo, Varese Pravaccio, Sesto Calende e Luino). Si consideri poi che anche che la società Aspem, in questo contesto, è gestore del solo servizio di acquedotto per 34 Comuni, gestione che in ogni caso decadrà entro la fine del 2018 in forza dell’art. 34, comma 20, D. lgs. 179/12, mentre il servizio di collettamento fognario e di depurazione è gestito in economia o attraverso le società ecologiche con un aggravio di costi sui bilanci comunali.

Questo è il quadro. La scelta del modello di gestione in-house attraverso una società pubblica è stata voluta fortemente dalla Conferenza dei Sindaci della Provincia di Varese che, all’unanimità, ha più volte ribadito questa volontà. Siamo certi che tutti i Comuni, anche quelli di Aspem, vogliano continuare a lavorare per questo obiettivo, confermando la scelta unanime dei Sindaci della Provincia e rispondendo così anche alla chiara indicazione data dai cittadini nella campagna referendaria per il sì all’acqua pubblica.

Mettere a questo punto in discussione il modello di gestione, sarebbe pericoloso poiché porterebbe indietro le lancette dell’orologio di qualche anno, non permetterebbe lo sgravio dei bilanci comunali dai costi sostenuti per la gestione del SII, impedirebbe l’avvio degli investimenti previsti nel Piano d’ambito e fermerebbe gli interventi del Piano stralcio sui sistemi di depurazione, il che di fatto costituirebbe un grave danno per tutti i Comuni e per le nostre Comunità.

Tanto più che abbiamo una certezza condivisa sia dagli amministratori e prima ancora dai nostri cittadini: l’acqua è e deve rimanere un patrimonio pubblico. L’unica strada per rispettare la volontà di tutto il territorio è proprio quella decisa insieme e portata avanti da questa Amministrazione provinciale. Un obiettivo che il Presidente della Provincia Gunnar Vincenzi e i consiglieri intendono raggiungere per evitare di precipitare di nuovo nelle secche di una gestione poco chiara, frammentata e che di fatto ha consentito a pochi di gestire un bene pubblico così essenziale come l’acqua.

Andiamo avanti! L’occasione per ribadire le scelte fatte l’abbiamo proprio sabato 15 ottobre. Vi chiedo di avere fiducia nel Presidente della Provincia Vincenzi e sostenere i candidati  che lo appoggiano, così da rafforzare il concetto che l’acqua è un bene pubblico e confermare che la scelta della gestione in-house è IL PROGETTO DI TUTTI I COMUNI DI QUESTA PROVINCIA.

Un caro saluto

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