Via Arena, a che punto è il nuovo asilo

Il presidente della Fondazione Vedani spiega le ragioni che hanno portato ad accantonare il progetto alternativo (nuova materna alla Crosa) e delinea il punto della situazione

Asilo Angera

Le sorti della scuola materna di Angera fanno discutere la politica locale e non solo. La questione del nuovo asilo nella cittadina è spinosa e aperta da tempo: ricordiamo la vicenda del cantiere di via Arena ma anche la necessità di lasciare l’attuale sede nel centro del paese e da ultimo un progetto non andato in porto che prevedeva l’edificazione di una struttura adeguata e sostenibile in un’area poco distante dalle scuole (le minoranze avevano proposto anche un’altra soluzione). Tuttavia in questo tempo la Fondazione Vedani, che gestisce la materna, non ha mai rinunciato alla ricerca di una soluzione idonea per ospitare i bambini e offrire un servizio fondamentale per le famiglie.

Al presidente, Giampiero Pastorelli, abbiamo chiesto di fare il punto della situazione e in particolare del progetto, che sembra essere la scelta definitiva, della messa in sicurezza dell’edificio di via Arena. «Da una decina di mesi – spiega Pastorelli – stiamo collaborando con l’amministrazione comunale per definire gli spazi e la suddivisione degli stessi nell’area edificata di via Arena. Preciso che attualmente la scuola occupa una superficie di 550 mq e la nuova superficie individuata sarà di 700 mq. Si prevede sufficienti per realizzare le aule, la palestra i dormitori, la cucina (non per la cottura), l’ufficio per gli amministratori e segretaria e i normali spazi per i dipendenti. Per realizzazione dell’intera opera sarà dato incarico ad architetto scelto dal CDA della Fondazione e titolato in quanto suggerito dalla Federazione Italiana Scuole dell’Infanzia ed aggiungo persona che ha già realizzato in provincia di Varese altre scuole dell’infanzia».

Entrando nel dettaglio, uno degli aspetti più criticati riguarda i posti disponibili nel nuovo asilo, precisamente 92. Troppo pochi? No, secondo le previsioni della Fondazione. «Vorrei informare che l’afflusso di bambini alla scuola materna non è solo frutto di conteggi matematici di bimbi nati sul territorio ma anche di scelte familiari – precisa Pastorelli -. La retta di una scuola paritaria spesso invita le famiglie ad operare diversamente. Per opportuna informazione confermo che da tre anni a questa parte la richiesta di inserimento di nuovi bimbi è in calo confermando che il numero previsto massimo di 92 bimbi sarà difficile da raggiungere».

asilo angera cedimento

La scelta di proseguire con il cantiere di via Arena mette definitivamente nel cassetto l’altro progetto sull’asilo, presentato lo scorso anno. Ma per quale motivo si è arrivati a questa decisione? «La scelta di perseguire l’obiettivo della costruzione di una nuova sede della Scuola Materna era stato sancito da una delibera del CDA della Fondazione. La scelta di operare come Fondazione alla edificazione facendosi carico di tutte i costi era altrettanto stata fatta dal CDA ed aveva un unico obiettivo – precisa il presidente dell’ente -. La Fondazione era l’unica proprietaria del terreno, dell’immobile e del servizio di scuola materna (ciò era anche condizione di donazione da parte della proprietà del terreno ). Il progetto già realizzato e pianificato in termini di costi e la successiva edificazione era già stata valutata dalla Banca (ente erogatore del mutuo ) che secondo quanto prodotto dalla fondazione in termini di solvibilità dei ratei aveva già dato parere favorevole e anche con l’amministrazioni erano state valutate le aree di parcheggio e di slargo della strada di accesso. Anche in questo caso la superficie di edificazione era sufficiente per erigere un immobile che avrebbe servito un massimo di 92 bambini».

Cosa dunque ha bloccato l’iter? «Tutto ciò definito ha avuto, purtroppo parere sfavorevole dalla Regione e dalla Provincia in quanto il terreno, secondo il vigente piano regolatore, non poteva avere una modificazione di destinazione d’uso. Il progetto è stato perciò accantonato».

Maria Carla Cebrelli
mariacarla.cebrelli@varesenews.it

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Pubblicato il 04 Ottobre 2016
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