5 progetti per sognare la città dei bambini

I ragazzi del Liceo Artistico hanno presentato 5 progetti per una città a misura di bambino. La promessa di Antonelli: "Qualcosa lo realizzeremo di sicuro"

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C’è chi ha pensato a come rendere più sicuri gli itinerari che collegano scuole e parchi, chi ha immaginato come rivoluzionare gli spazi abbandonati della città e chi ancora ha ipotizzato come rendere più fruibili gli spazi verdi della città. Sono i ragazzi della 5° A2 del Liceo Artistico Candiani di Busto Arsizio che in occasione della settimana dell’infanzia hanno presentato nella sala del consiglio comunale cinque diversi progetti dedicati al tema della città a misura di bambini che forse, almeno in parte, potrebbero davvero vedere la luce.

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«Siamo partiti dal considerare la città come un bene comune in cui tutti hanno diritto ad uno spazio, bambini in primis -spiegano Paolo Maniero, Luisa Pagani e Agata Scrofani, i docenti che hanno curato l’iniziativa- e soprattuto cambiando l’approccio alla natura: prima le città dovevano essere un riparo dalla natura, ora si cerca un riparo al suo interno». Così gli studenti hanno iniziato ad approfondire le tematiche e i problemi della città, immaginando un cambiamento più o meno radicale

Un gruppo ha ideato un progetto per recuperare l’area della vecchia pista di pattinaggio a fianco del Museo del Tessile da riconvertire con orti didattici e spazi educativi, un altro gruppo ha immaginato di creare un parco didattico nell’area verde accanto al cimitero mentre un terzo ha ipotizzato di rifondare alcuni assetti del quartiere di Sant’Edoardo per collegare con maggiore sicurezza gli spazi dedicati ai più piccoli: scuole, parco e oratorio. Altri gruppi hanno immaginato progetti ben più radicali, come quello della creazione di passerelle pedonali sopraelevate che creino un cerchio tra il centro cittadino e le scuole Tommaseo passando -letteralmente- sopra corso XX Settembre o via Mameli o come quello che punta a recuperare la zona dei 3 ponti creando un grande ponte pedonale a cavallo della zona sotto la quale passa la ferrovia.

Progetti che il sindaco Emanuele Antonelli ha osservato con attenzione. «Mi piace molto quello che avete immaginato -ha detto rivolgendosi ai ragazzi- e mi piacerebbe poter realizzare tutto, ma non possiamo farlo. Non solo per una questione economica ma anche perchè, purtroppo, gli atti di vandalismo sono all’ordine del giorno». Nonostante questo, però, il primo cittadino ha preso un impegno: «Vi prometto che prima della fine del mio mandato qualcosa di quello che avete immaginato lo realizzeremo». Uno dei progetti più papabili per essere realizzato in tempi anche relativamente brevi potrebbe essere quello per la messa in sicurezza di Viale Alfieri e infatti, chiosa Antonelli, «chiamerò subito il comandate della Polizia Locale per capire come potremmo adattarlo».

Marco Corso
marco.corso@varesenews.it

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Pubblicato il 23 Novembre 2016
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