Le pagelle di Legambiente agli edifici scolastici: Varese migliora

Annuale indagine sullo stato di salute degli edifici, tra i più vecchi del paese. La nostra provincia guadagna otto posizioni rispetto allo scorso anno ed eccelle nei menù delle mense

mensa

Legambiente ha pubblicato l’indagine annuale Ecosistema Scola 2016, il Rapporto che ogni anno l’associazione redige per fare il punto sullo stato di salute delle scuole italiane.

In Lombardia ne è emersa una situazione a macchia di leopardo:  nella top ten italiana rientra solo Bergamo al 5º posto (nel 2015 i dati erano incompleti); seguono nella parte più alta Brescia, che perde tre posizioni e si classifica 12^ e Sondrio 14^; Cremona (24º), Lecco (25º), Mantova (29º), Milano (32º), Varese (33º), Monza (35º) e Pavia (43º) in zona intermedia, mentre in coda chiude Como (67º). Lodi è l’unico Comune lombardo a non inviare il questionario, in quanto commissariato. Da segnalare il salto in avanti positivo di Varese che guadagna 8 posizioni rispetto al 2015.

«La nostra regione ha un patrimonio scolastico tra i più vecchi in Italia – ricorda Luca Petitto, responsabile scuole di Legambiente Lombardia – circa l’80% degli istituti è stato costruito prima del 1974, solo il 3% negli ultimi 25 anni e sono molti gli edifici che necessitano ogni anno di manutenzione urgente e sono privi di certificazioni importanti, come quella di idoneità statica e di agibilità. Le strutture sono insicure, sprecano energia e pertanto sono poco adatte ad ospitare degli studenti».

Nonostante la vetustà degli edifici, ad oggi sono state eseguite indagini diagnostiche soltanto dei solai sul 21% degli edifici (rispetto al 15% della media nazionale), ma c’è una bella fetta del patrimonio edilizio scolastico, il 55%, che necessita ancora di manutenzione urgente. A questo dato viene associato anche quello relativo alle certificazioni: poco più del 50% ha quelle di collaudo statico, di agibilità e di idoneità statica, solo il 26% quella di prevenzione incendi, tutti dati che risultano sotto la media nazionale. Malgrado la Lombardia rientri in area a rischio sismico medio, solo nel 9% degli edifici sono state eseguite le verifiche di vulnerabilità sismica.

A fronte di ciò la Lombardia è una di quelle regioni che ha stanziato più fondi per la messa in sicurezza e manutenzione: basti pensare che in media per ciascun edificio sono stati stanziati €121.346 per la manutenzione straordinaria, una somma almeno tre volte superiore alla media nazionale.

Non meno preoccupante è il dato riguardante il rischio ambientale il 90% dei Comuni lombardi ha effettuato monitoraggi sulla presenza di amianto: nell’11% degli edifici sono stati certificati casi di presenza amianto e nell’1,5% casi sospetti, solo il 7% degli edifici hanno visto azioni di bonifica. Cremona, Lecco e Milano sono i più impegnati su questo fronte, soprattutto riguardo a coperture, pavimentazioni e tubature. Comuni impegnati anche sul fronte radon (30%), con il 2% di casi certificati e meno dell’1% in cui si sono svolte azioni di bonifica. Le situazioni di inquinamento outdoor riguardano il 9% degli edifici tra 1 e 5 km da una discarica e il 2% a meno di un km da industrie.

Solo il 6% degli edifici utilizza energie rinnovabili, prevalentemente solare fotovoltaico (73%), con una piccola percentuale che proviene da impianti geotermici o pompe di calore (5%). La produzione di energia da rinnovabili copre ben il 64% dei consumi degli edifici scolastici in cui sono presenti gli impianti (49% il dato nazionale). A Bergamo, Brescia e Sondrio le scuole hanno prevalentemente impianti utili per la produzione di acqua calda, mentre a Milano abbiamo 2 scuole servite da impianti geotermici.

Sul fronte dei servizi mancano incentivi da parte dei comuni per migliorare la mobilità per recarsi a scuola: solo il 9% delle scuole lombarde usufruisce di un servizio pedibus e il 8% può contare su piste ciclabili nell’area antistante; soltanto l’1,5% degli istituti rientra in zone a traffico limitato, il 15% in zone 30 e il 24% ha attraversamenti pedonali dedicati, che possano garantire una maggior sicurezza e qualità dello spostamento casa-scuola.

Varese si distingue per i prodotti offerti nelle mense scolastiche, molti sono bio e IGP e DOP, a Km 0. Inoltre sono molteplici le esperienze di cibo inutilizzato raccolto per destinarlo alle organizzazioni no profit. Infine, sul fronte tecnologico e dell’innovazione, la Lombardia si rivela tra le regioni più all’avanguardia: le scuole con reti wifi sono il 70% mentre meno di una su dieci presenta reti completamente cablate.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 03 Novembre 2016
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