Ecco come si muore in provincia di Varese
L'analisi sui dati del 2015 quando si è verificato il più alto picco di morti degli ultimi 50 anni. Il cuore è il tallone d'Achille della popolazione, poi i tumori

Perché si muore in provincia di Varese? Questa domanda, sempre importante per fare prevenzione, è parsa ancora più cruciale dopo il 2015 quando i dati hanno registrato il più alto tasso di decessi registrato negli ultimi 54 anni.
Una prima risposta era già arrivata a maggio dallo studio dei dati nazionali ma per un’analisi puntuale a livello locale era necessario attendere il report epidemiologico dei distretti sanitari locali.
Ad occuparsene è stato l’ATS Insubria che comprende i dati dei comuni che fanno capo all’ATTS Sette Laghi e Valle Olona, per il territorio della provincia di Varese, e l’ATTS Lariana che riguarda, invece, il comasco.
L’elemento che spicca immediatamente è quello dell’età, poiché è proprio nella popolazione anziana che si sono verificati la maggior parte dei decessi.
Nel complesso, nel 2015, si sono registrati 14.264 decessi. Il 46,6% dei decessi si è verificato nei maschi mentre il 53,4% si è verificato nelle femmine. E il dettaglio delle cause di morte vede al primo posto le problematiche relative al sistema cardiocircolatorio (cuore, arterie, vene e capillari) con il 34% dei casi di morte. Subito dopo ci sono i tumori, responsabili del 29% dei decessi del 2015, seguiti da malattie respiratorie (8,4%), neurologiche (4,5%), morti violente (3,7%) e decessi legati all’apparato digerente (3,3%). Tutte le altre possibili casistiche arrivano sommate al 17%.
Ecco nel dettaglio le cause di morte registrate nelle tre aree dell’ATS Insubri che, per ricordarlo, sono l’ATTS 7 Laghi (ovvero ex Distretti ASL di: Varese, Arcisate, Azzate, Laveno, Luino, Sesto Calende, Tradate; l’ATTS Valle Olona (ex Distretti ASL di: Busto Arsizio, Castellanza, Gallarate, Somma Lombardo, Saronno) e l’ATTS Lariana che riguarda il comasco.
La prima causa di morte nel territorio dell’ATS è dunque costituita dalle malattie del sistema cardiocircolatorio, pari al 34,5% della mortalità generale. Se tuttavia si considera la mortalità proporzionale per sesso, nelle femmine tale causa rappresenta il 37,4% dei decessi contro il 31,2% nei maschi.
IL PICCO DI MORTI DEL 2015
Per quanto riguarda l’incredibile picco di morti registrato nel 2015 anche a livello locale sembra confermarsi la lettura che ne individua la causa i decessi registrati nei grandi anziani (oltre 85 anni).
Così spiega il fenomeno nel dettaglio il report epidemiologico:
Nel 2015 nell’ATS dell’Insubria, ma in modo simile a livello regionale e nazionale, vi è stato un aumento di circa l’8% del numero dei morti rispetto al 2014. Tale fenomeno ha coinvolto quasi esclusivamente i grandi anziani (oltre 85 anni), ma anche soggetti oltre 75 anni. A livello di ATS, come pure a livello nazionale, si è verificato un accumulo di coorti di grandi anziani nati subito dopo il primo dopoguerra, ad alto rischio di mortalità. L’aumento di mortalità, inoltre, si è verificato in 2 periodi: nei primi 3 mesi dell’anno e nel mese di luglio. Si tenga inoltre presente l’ondata di calore del Luglio 2015, che è stato il più caldo da quando le temperature vengono registrate. Nei primi mesi invernali potrebbe aver giocato un ruolo la concomitanza di diversi fattori quali: la bassa copertura vaccinale (anche in seguito a campagne denigratorie sui vaccini rivelatesi infondate) e i livelli di inquinamento atmosferico).
L’ETA DEI DECESSI
L’età media di morte è stata di 83,4 per le donne e 77,0 per gli uomini. Relativamente alla distribuzione temporale dei decessi, i mesi di gennaio, febbraio, marzo e luglio hanno fatto registrare i picchi più elevati di mortalità.
L’INCIDENZA DEI SUICIDI
Tra le cause di morte violente, i suicidi sono stati 91, di cui il 76,9% nei maschi. Il tasso corrispondente per 100.000 abitanti è stato pari a 6,3. A livello nazionale e regionale, nel 2012 (ultimo dato ISTAT disponibile) il tasso risultava rispettivamente di 7,0 e di 7,1 x 100.000 abitanti. Sempre nel 2012, in provincia di Varese e di Como, il tasso x 100.000 abitanti è stato rispettivamente di 7,2 e di 7,8. Le morti per suicidio si riscontrano a partire dai 18 anni di età.
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