“Missione terremoto”, 24 agenti premiati

Il prefetto di Varese ha consegnato gli attestati ai componenti della polizia locale di 15 comuni che hanno aiutato le popolazioni dell’Italia Centrale

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C’è stata l’Aquila, c’è stata Mirandola. Oggi Accumoli. Di anno in anno in provincia di Varese è salito il numero di agenti delle polizia locale che ha scelto di aiutare le popolazioni colpite dei terremoti o di calamità, cambiando luogo di lavoro: per una, due settimane sono andati in missione nelle zone rimaste senza nulla, magari col comando dei vigili non più agibile, o col municipio distrutto, ma con cittadini che a maggior ragione hanno sempre avuto bisogno dei servizi di polizia locale.

Così nella serata di mercoledì, a Cairate 24 agenti della polizia locale in missione ad Accumoli sono stati premiati dal prefetto di Varese Giorgio Zanzi in un momento conviviale dove vigili e ufficiali che hanno partecipato alle missioni si sono trovati. Con loro anche i rappresentanti di molte amministrazioni locali da cui le missioni son partite.

«Proprio così – spiega una delle anime di queste attività, il comandante della polizia locale di Arcisate Giuseppe Livio, da cui è partito anni fa questo progetto – . Mercoledì sera eravamo in “casa” di Pino Molinaro comandante polizia locale di Cairate, perché insieme a lui abbiamo fatto partire spontaneamente alcune missioni di aiuto nelle diverse emergenze che si presentavano per aiutare le popolazioni terremotate. Di anno in anno il personale che ha aderito a queste attività è aumentato, e oggi esiste una rete di comuni, una quindicina, che hanno inviato un aiuto concreto ai centri colpiti».

Ma chi pensa ad una solidarietà che parte solo dalle città si sbaglia: tra i comuni che hanno inviato agenti ve ne sono anche di piccoli, che magari hanno un servizio associato di polizia locale e riescono così ad avere la capacità operativa di aiutare, facendo rimanere “a casa” alcune unità in grado di gestire comunque l’ordinaria amministrazione, come il caso di Rancio Valcuvia e Cugliate Fabiasco, o Mesenzana, realtà di cui, fra l’altro, abbiamo già in passato raccontato le esperienze anche recenti in Italia Centrale.

Alla cena di mercoledì, dove sono stati consegnati gli attestati, era presente il vice segretario di Anci Lombardia, Rinaldo Redaelli.

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L’Associazione Nazionale Comuni Italiani, infatti aveva segnalato l’estate scorsa la necessità di implementare il numero di agenti di polizia locale nelle zone terremotate per fare da supporto e aiuto. Chiamata che è stata raccolta. Il personale non parte a titolo personale ed è stipendiato senza indennità, come se fosse in una giornata di lavoro nella propria zona.

L’altra sera erano presenti le rappresentanze di questi comuni: Cairate, Arcisate, Besano, Castellanza, Castronno, Cugliate Fabiasco, Rancio Valcuvia, Golasecca, Malnate, Mesenzana, Mornago, Olgiate Olona, Sesto Calende, Vergiate, Besozzo.

«Il nostro sogno è di continuare su questa strada e coinvolgere sempre più colleghi – conclude il comandante Livio – . Magari riuscendo a trovare un paio di mezzi da destinare a questi servizi e da renderli di pronto impiego anche per attività nella nostra provincia».

Andrea Camurani
andrea.camurani@varesenews.it

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Pubblicato il 10 Febbraio 2017
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