Area Giovani, l’associazione per i giovani che non fa cose da giovani
La nuova associazione si sta radicando in città e ha già attirato una cinquantina di iscritti. Per il 5 aprile organizzano un incontro sulle mafie: "Ci sono già altri che organizzano eventi ludici, noi pensiamo alla cultura"

Area Giovani torna a proporre temi importanti e di attualità in città. L’associazione, nata da pochi mesi ma già capace di organizzare un evento dedicato al referendum costituzionale che ha riscosso molto successo soprattutto tra i giovani, vero obiettivo di questa realtà.
Il prossimo 5 aprile, infatti, nell’aula magna dell’Istituto Carolina Albasio si terrà una serata dedicata al pericolo mafioso. “Mafia: un problema nazionale” è il titolo scelto dai ragazzi di Area Giovani per trattare un tema che riguarda da vicino, ormai, anche il nord Italia. Tra i relatori ci saranno Gian Antonio Girelli, presidente della commissione antimafia regionale, il senatore Franco Mirabelli che fa parte della commissione parlamentare antimafia, la deputata Rosanna Scopelliti che fa parte della stessa commissione ed è anche figlia del giudice vittima della mafia Antonino Scopelliti, e Mattia Maestri che fa parte dell’osservatorio sulla criminalità organizzata dell’Università di Milano. A moderare l’incontro sarà Massimo Brugnone, consigliere comunale a Busto e per anni a capo dell’associazione Ammazzateci Tutti in Lombardia.
Alessio Gasparoli è uno dei fondatori dell’associazione che oggi conta una cinquantina di componenti: «L’idea di questa serata nasce da un importante anniversario, il 25esimo dalla morte dei giudici Falcone e Borsellino – spiega -. Crediamo che il ruolo dei giovani, per combattere questa realtà e sconfiggerla, sia importante. A questa serata abbiamo invitato i giovani e coloro che hanno a che fare con i giovani a partire dai presidi delle scuole di Castellanza e Busto, i professori e i componenti della commissione antimafia consiglio regionale. Faremo un’analisi del fenomeno mafioso, con un focus sulla Lombardia, su come lavora la commissione antimafia e toccheremo anche il fenomeno del professionismo dell’antimafia e del carrierismo che ne consegue». Per lanciare l’iniziativa e farla conoscere hanno organizzato gazebo nelle piazze e un aperitivo.
L’associazione è formata da giovani che hanno una radice comune, in molti sono cresciuti all’oratorio del Sacro Cuore e il loro obiettivo non è quello di fare festa, come molte realtà associative fanno, ma quello di mettersi a servizio della comunità con iniziative culturali.
Fanno parte del consiglio direttivo Luca Croci, Mattia Borroni, Federico Monti, Nicoló Rossi, Davide Barella, Stella Tarantino, Jacopo Terzi, Davide Alemanni, Alessio Gasparoli e Alberto Refraschini.
I fondatori Alessio Gasparoli e Davide Alemanni hanno un’idea molto precisa dei compiti che deve avere l’associazione: «Non ci interessano tanto gli eventi ludici di cui si occupano in maniera egregia altre realtà castellanzesi come il Gruppo Giovani. Noi vogliamo proporre momenti culturali di approfondimento che possano essere comprensibili per i ragazzi – raccontano – stiamo già pensando agli eventi successivi che tratteranno il tema dell’Unione Europea e il lavoro e la formazione». Il primo incontro sul referendum è andato molto bene, ora vogliono proseguire toccando un tema molto complesso, quello delle mafie.
Qui trovate altre informazioni su questa realtà: https://www.facebook.com/AreaGiovaniCastellanza/?fref=ts
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