Vittime della mafia, il bando per creare uno sportello di aiuto
L'assessore Rozza: “Mai abbassare la guardia. L’obiettivo dell’Amministrazione è fornire supporto a chi è colpito dalla criminalità e formare gli operatori”

È on line sul sito del Comune di Milano il bando di gara per l’affidamento del servizio di assistenza e aiuto alle vittime dei reati di stampo mafioso e della criminalità organizzata. La cifra base dell’appalto per il servizio complessivo è di 193.677 euro e il termine ultimo per la presentazione delle offerte è il prossimo 5 aprile.
Il progetto, finanziato da un bando della Regione Lombardia, vede il Comune di Milano capofila di una rete di partenariato e si articola su tre azioni: supporto alle vittime, sensibilizzazione e comunicazione, informazione e formazione.
Il supporto alle vittime prevede la creazione di uno sportello e una linea telefonica dedicata per offrire, con un’equipe interdisciplinare, attività di assistenza diretta alle vittime di reati di stampo mafioso o dei reati tipici della criminalità organizzata (racket, pizzo, usura, riciclaggio, tratta di persone, estorsione etc.) e ai loro familiari. In particolare il servizio offrirà gratuitamente consulenza legale, supporto e assistenza psicologica, accompagnamento alla rete dei servizi sociali e assistenziali territoriali. Questo sportello centrale si raccorderà, fornendo competenze e supporto, con i nove sportelli aperti al pubblico che già esistono nelle sedi dei municipi, in modo da garantire la massima diffusione territoriale.
Lo sportello, che sarà aperto ai cittadini dal lunedì al venerdì per 25 ore settimanali, si interfaccerà a livello tecnico-amministrativo con gli uffici comunali e lavorerà in sinergia con i servizi dell’Area Sicurezza, Coesione Sociale e Protezione Civile.
L’attività dello sportello sarà affiancata da un lavoro di comunicazione e sensibilizzazione, anche sui social media, sulla promozione della cultura della legalità e sul contrasto alla criminalità organizzata, favorendo la collaborazione con la rete delle risorse territoriali (associazioni inquilini, scuole, istituti di formazione professionale, associazioni giovanili, associazioni di commercianti, scuole e istituti professionali, Forze dell’Ordine e Polizia Locale) per raggiungere le potenziali vittime e contribuire all’emersione del sommerso.
Altro aspetto importante sarà quello della formazione con l’obiettivo di sviluppare sul territorio presidi di contrasto alla criminalità e di promozione della cultura della legalità. Saranno previsti inoltre moduli formativi per gli operatori del settore (Forze dell’Ordine, assistenti sociali e altri) per sviluppare una maggiore sensibilità sui bisogni delle vittime.
“Le istituzioni devono essere sempre vigili e mai abbassare la guardia – spiega l’assessore alla Sicurezza Carmela Rozza – perché nessuna comunità può sentirsi immune dalle infiltrazioni mafiose. Questo progetto vuole offrire gli strumenti utili e tutta l’assistenza possibile alle vittime e ai loro familiari per denunciare e reagire. Sapere di poter contare sul supporto dell’Amministrazione e su persone competenti sia sotto il profilo psicologico sia pratico – come sporgere denuncia o come avere assistenza legale – aiuta le vittime a non sentirsi soli”.
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