I sindaci hanno votato il bilancio provinciale

L'assemblea di Villa Recalcati, risultato politico osservato da diverse latitudini

"Tango di Periferia" affascina il pubblico di Villa Recalcati  (inserita in galleria)

L’assemblea dei sindaci in Provincia ha approvato il bilancio, ma non ha raggiunto il quorum come percentuale di abitanti. Commenti positivi dal centrosinistra.

“Esprimiamo soddisfazione per l’esito dell’Assemblea, poiché i sindaci con i loro voti a favore hanno riconosciuto il grande lavoro dall’amministrazione e dagli uffici della Provincia di Varese”, hanno dichiarato il Presidente Gunnar Vincenzi e il Consigliere al Bilancio Giuseppe Licata.

Il presidente Vincenzi ha poi aggiunto: “Sono soddisfatto anche sotto il
profilo personale, perché la netta maggioranza dei Sindaci presenti in Assemblea ha compreso la serietà e l’impegno con il quale abbiamo amministrato questo Ente in una fase di delicata transizione, anche a fronte del Piano di riequilibrio e della complessa situazione in cui si trovano tutte le Province”.

Infine il Consigliere Licata ha aggiunto che “se da un lato c’è soddisfazione per questo risultato, ritengo tuttavia sia importante non sottovalutare il malcontento che alcuni primi cittadini hanno manifestato riguardo alle scarse risorse che la Provincia riesce a mettere in campo, situazione purtroppo comune anche alle altre Province e che può essere risolto solo dall’intervento di Stato e Regione”.

“Questa sera i Sindaci hanno espresso parere favorevole al bilancio della Provincia di Varese. 60 a favore, 49 contrari, 1 astenuto – dichiara il capogruppo dei Civici e Democratici Paolo Bertocchi – Grazie a tutti gli amministratori che in questi anni ci hanno appoggiato in questa difficilissima sfida. Dopo oggi andiamo avanti ancora con più forza!”.

Il segretario provinciale leghista Matteo Bianchi però osserva: “Scandalosamente, come lo scorso anno, la sinistra in Provincia prende il fango (per non dire altro) e tenta di trasformalo in cioccolato. Tuttavia, possono tirare a campare agganciandosi a cavilli interpretativi, ma è evidente il preludio del loro disastro che arriverà l’anno prossimo alle elezioni provinciali.

Il consigliere leghista Canton spiega: “Per chi è interessato. I 110 sindaci presenti ieri rappresentavano 779.960 cittadini. I 60 favorevoli (368.078) il 47,19%. I 49 contrari (410.356) il 52,61%. Astenuto (1526) lo 0,20%. Ecco i dati reali del voto sul bilancio della provincia di Varese”. 

Il consigliere delegato di maggioranza Giuseppe Licata fa notare: “Al netto della soddisfazione per aver dato alla Provincia di Varese la possibilità di continuare ad erogare i servizi a cittadini e Comuni e pagare gli stipendi ai propri dipendenti, ritengo sia importante non sottovalutare il malcontento che alcuni primi cittadini hanno manifestato riguardo alle risorse che la Provincia riesce a mettere in campo, situazione purtroppo comune a tutte le Province italiane e che può essere risolta solo dall’intervento di Stato e Regione”.

 

 

 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 30 Novembre 2017
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  1. apetraccone
    Scritto da apetraccone

    Se devo dire la mia è chiaramente evidente la situazione di estrema difficoltà in cui si trovano le amministrazioni provinciali, e indipendentemente dalla guida politica i problemi sarebbero stati comunque gli stessi. Non dimentichiamoci che c’e la Spending Review di Monti, si fa presto a dimenticare ma c’e e purtroppo a quanto pare gli effetti sono rimasti solo per province o quanto meno con gli effetti peggiori sulle province. Negli altri enti della P.A. ministeri, regioni, sanità ecc. ecc. il pubblico spreco continua e continuerà. Con il referendum del 2016 non sono state abolite le province ed anche altri enti si sono salvati, però la Spending Review non è stata abolita, è rimasta, ripeto non per tutti, ma solo per le Province. Come per una macchina, lo Stato funziona bene se tutti i componenti funzionano bene. Le province erano una delle quattro ruote che si voleva elmininare senza pensare alle conseguenze. Ora c’e un ruotino e la macchina non viaggia bene.

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