Filosofarti, un miracolo per la città

Due settimane e settanta appuntamenti per ogni genere. Un impegno che si basa soprattutto sul volontariato. Ecco il programma completo dell'edizione "Paideia"

Filosofarti 2017

Umberto Curi, Umberto Galimberti, Stefano Zecchi. E ancora Massimo Recalcati, Gad Lerner, Riccardo Iacona, Giovanni Impastato, Filippo La Porta. Sono solo alcuni dei nomi di punta della nuova edizione di Filosofarti, la quattordicesima.

Il festival offrirà alla città di Gallarate (e non solo) settanta appuntamenti, in gran parte ad ingresso gratuito. Anche se questo è l’anno in cui – prima volta – il festival si vede costretto, di fronte al rarefarsi dei finanziamenti pubblici, a introdurre un biglietto d’ingresso (5 euro) per tre appuntamenti.

È anche, però, un anno di novità positive, compreso l’ingresso di due nuove località, di Arsago Seprio e anche del capoluogo provinciale Varese, oltre a tante altre realtà come «Camelot, Istituto Psicosomatica Integrale, sm Rossini, Vitamina C, Libera, Villa Panza, Educarte» spiega Cristina Boracchi, che coordina il gruppo di volontari che da quasi tre lustri fa crescere questa esperienza. E tra le novità c’è anche l’approdo a Filosofarti di TEDx.

L’impegno organizzativo, la fedeltà a un progetto ormai di lungo corso, forse anche le preoccupazioni per il futuro dell’esperienza hanno creato già grande attenzione sull’edizione 2018: «Abbiamo aperto le prenotazioni questa notte, ne abbiamo già cento in totale, una trentina di prenotazioni per il posto in prima fila» spiega Carlo Monti, uno dei volontari. Il “posto in prima fila” è offerto a chi partecipa al crowdfunding con 50 euro: la formula del crowdfunding punta a raccogliere 5mila euro, a copertura di una parte dei costi.

filosofarti 2018

Il tema di quest’anno è Paideia-educare: «Il tema dell’educazione è urgente e necessario, perché siamo in una dimensione di crisi culturale forte ed sempre più difficile trovare strumenti educativi, non solo per bambini e adolescenti, ma anche e soprattutto con gli adulti» dice ancora Boracchi. «Basta aprire Facebook o vedere il confronto in ogni ambito, nella scuola, nel quartiere, nelle istituzioni. Facciamo uscire le persone da casa, via dai talk show rissosi: promuoviamo un dialogo tra diversi, come dice Bauman».

Filosofarti è anche un appuntamento diffuso sul territorio, ormai ben oltre i confini di Gallarate. Cardano al Campo contribuisce con un appuntamento della rassegna “Il volto riscoperto della musica”, con «un concerto in memoria di Elisa Pegreffi, con il quartetto d’archi Andriani composto da tre fratelli» spiega l’assessore alla cultura Andrea Franzioni. Aderisce anche Besnate, con l’appuntamento con Filippo La Porta (ultimo del calendario). Un appuntamento che guarda alla letteratura: «Una comunità che non sogna, attraverso letteratura e arte, è una comunità destinata a impazzire» dice l’assessore Giuseppe Blumetti. «Ringraziamo Filosofarti di averci invitato» dice invece il sindaco di Arsago Seprio Claudio Montagnoli, salutando così la prima partecipazione del paese a Filosofarti, nel solco – quest’anno – di un più ampio impegno per l’educazione

Non ha potuto partecipare l’assessore Maffiolini di Busto, che ha inviato un saluto. «Un ringraziamento va a Busto per le tante realtà coinvolte, che sostengono anche economicamente facendosi carico di diverse iniziative» dice Carlo Monti a nome degli organizzatori. «Tra loro due importanti gallerie d’arte, i cineforum, Stoà. E ancora l’Ordine degli Psicologi, le librerie Ubik e Boragno, il Teatro Sociale»

«A Gallarate siamo avvezzi a così tanti eventi, il seme di Filosofarti è stato piantato qui» ha invece esordito l’assessore gallaratese Isabella Peroni. Che, riprendendo le polemiche delle settimane passate, ha rivendicato che «l’amministrazione c’è, grazie alla collaborazione con il Maga, luogo d’incontro al di là dell’arte». «È vero che quando c’è da ridurre e razionalizzare si fa sulla cultura, ma con il volontariato si può fare, piccolo o grande che sia, anche nella dimensione di rete».

«Più conosco l’esperienza Filosofarti, più mi stupisco» ha invece detto monsignor Ivano Valagussa. «Non diamolo per scontato, ogni anno è un miracolo di passione e intelligenza, di energie e sinergie» ha spiegato il prevosto della città. Che ha anche auspicato «che si possa tornare alla gratuità» di tutti gli eventi, perché non vada disperso quel seme che è stato lanciato abbondante in anni sulla città.

Ampio e per ogni interesse il programma di questa edizione, che per la prima volta propone anche una divisione per argomenti e tipologia di eventi, per agevolare la scelta. Il programma completo si può scaricare dal sito di Filosofarti o cliccando qui.

Per il secondo anno merita una sottolineatura la sezione Teofilosofarti, gli appuntamenti che propongono una riflessione allargata sui temi della teologia. «Dopo Bellamore nel 2017, quest’anno mette al centro una parola: promesse» spiega Maura Bertini, “anima” di questa sezione. Un programma che coinvolge le associazioni del mondo cattolico insieme ad associazioni di cittadini malati e loro famigliari. Una riflessione intorno alle «promesse che rendono le nostre vite degne e belle, esploreremo i territori della fede, del discernimento, della coscienza, con approccio biblico, etico, teologico, etico, storico».
Il programma prevede anche la presentazione della Scuola di Bioetica di Comunità «con il supporto scientifico del professor Mario Picozzi, con don Aristide Fumagalli» e anche un appuntamento sul tema divisivo, al centro di tante polemiche, del “gender”. A dimostrazione – come ha ribadito Boracchi – che Filosofarti è davvero luogo di confronto e dialogo a tutto campo, lontano da una verità preconfezionata.

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Pubblicato il 01 Febbraio 2018
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