Tre Valli e mondiale di Gran Fondo: la “Binda” gioca le sue otto carte

Presentata la stagione 2018 della società ciclistica varesina; il clou con la classica del 9 ottobre. Oldani: «Impariamo a sfruttare il rapporto sport-turismo»

Tre Valli Varesine - foto Gernetti

Si comincia con la Piccola Tre Valli (giovanile, del 29 aprile), si finisce con la grande Tre Valli, la madre di tutte le corse ciclistiche nostrane, che è arrivata all’edizione numero 98 e che quest’anno si correrà il 9 ottobre, con partenza da Saronno e arrivo a Varese. Sarà un anno ricco, quindi, quello della Società Ciclistica Alfredo Binda, anche questa volta intenzionata a regalare alla nostra provincia tanti eventi sportivi – anche di alto profilo – e allo stesso tempo di servire un assist al mondo dell’accoglienza, del turismo e della promozione territoriale a 360 gradi.

Un’esperienza che viene da lontano ma che proprio dieci anni fa visse il suo momento di svolta, con l’organizzazione dei Mondiali di ciclismo su strada, che furono allo stesso tempo un punto di arrivo e di partenza per il mondo dell’organizzazione sportiva nel Varesotto. Non a caso la presentazione degli eventi targati “Binda” è andata in scena in Camera di Commercio, ente che con la Varese Sport Commission sostiene direttamente questo genere di manifestazioni con una doppia valenza, sportivo-turistica.

renzo oldani sc binda ciclismo
Renzo Oldani

TRE VALLI, SAPOR DI LOMBARDIA

La Tre Valli sarà naturalmente il pezzo forte, soprattutto per i tifosi: la classica di casa nostra sarà di nuovo legata – a livello di calendario – con il Giro di Lombardia, ultima delle cinque “Classiche Monumento” del ciclismo mondiale, e per questo sempre molto ricca di campioni. La partenza sarà ancora Saronno, dove vorrebbero lo start almeno fino al 2020, edizione numero 100. «Non è facile migliorare questa gara: nel 2017 – grazie a Rai ed Eurosport – siamo stati collegati in 101 Paesi, il percorso è piaciuto quindi siamo intenzionati a riproporlo – racconta Renzo Oldani – Al via potremo avere al massimo 178 corridori e molte squadre World Tour hanno già dato disponibilità: inutile dire che la Tre Valli è la vetrina principale per tutte le manifestazioni della “Binda”.

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Un’immagine suggestiva della Gran Fondo Tre Valli 2017

OTTO APPUNTAMENTI

Sono in tutto otto gli eventi organizzati (QUI date ed elenco) sotto l’egida della società con sede a Sant’Ambrogio. «Meno di altri anni, perché faremo un grande sforzo per il Mondiale di Gran Fondo» conferma Oldani. Tra il 30 agosto e il 2 settembre infatti – non è notizia di oggi – Varese ospiterà una grande kermesse che porterà in città almeno 2.500 concorrenti da tutto il mondo, quelli che hanno ottenuto la qualificazione per la prova unica iridata sotto l’egida dell’UCI, la federazione internazionale. La “Binda” si sta preparando, sia lavorando al percorso che coprirà gran parte del nord del Varesotto (alla presentazione erano presenti due delegati UCI, una svizzera e un canadese), sia coordinando con comune ed enti vari le attività collaterali legate allo spettacolo e al commercio.

L’appuntamento con le Gran Fondo – a proposito, domani (sabato 21) saranno filmate le immagini del video promozionale; il testimonial sarà Stefano Garzelli – si ripeterà poi a ottobre, con la terza edizione della GF Tre Valli Varesine, ora entrata a far parte di un circuito di primo piano. Obiettivo 4mila partecipanti. «Lo scorso anno – ammette Oldani – c’è stato qualche attrito con alcuni comuni, ma buon senso e voglia di lavorare per il territorio ci stanno aiutando nel fare accordi intelligenti». E la conferma arriva proprio dai tanti Primi Cittadini presenti oggi in Camera di Commercio: la volontà degli amministratori è quella di promuovere sport e turismo, salvaguardando però gli interessi di chi non è appassionato o coinvolto in queste manifestazioni.

«Quello delle gran fondo – ha detto Pier Gino, uno dei bracci destri di Oldani – sia un momento in cui le gare non vengano “subite” dalla gente e dagli addetti ai lavori, ma in cui vengano sfruttate le opportunità». E le parole dei delegati stranieri dell’UCI, colpiti dalla bellezza dei percorsi e delle località visitate, devono essere un ulteriore assist per far passare questo messaggio di collaborazione. Sarà la volta buona?

 

Damiano Franzetti
damiano.franzetti@varesenews.it

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Pubblicato il 20 Aprile 2018
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