Ermal Meta chiude il “Lake&Sound Festival” e fa suonare l’Ippodromo

Domenica sera per la chiusura del Lake&Sound festival l'Ippodromo si è riempito per il concerto di Ermal Meta. L'ultimo concerto alle Bettole era stato quello di Vasco

Ermal Meta, il concerto

Erano anni che l’Ippodromo di Varese non ospitava un concerto. L’ultima volta risale al 1999 quando in scena andò Vasco Rossi. Nel1996 ( il 25 maggio) passò anche Ligabue con il suo “Buon Compleanno, Elvis! tour”,  con tanto di mega torta finale sul palco. Seguirono altre manifestazioni culturali ma il concerto di un artista in tour erano anni che non lo si vedeva.

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Ermal Meta, il concerto 4 di 30

Ieri sera invece, a richiamare il pubblico sul grande prato delle Bettole è stato Ermal Meta a chiusura della due giorni di eventi del Lake&Sound festival. La manifestazione è stata organizzata dall’Associazione Coopuf Iniziative Culturali e altre realtà varesine e sostenuta dall’amministrazione comunale, nata anche con l’obiettivo di far rivivere il grande spazio e coinvolgere il pubblico dei più giovani. 

Nella due giorni infatti, si sono esibiti diversi: sabato Goldfish Recollection e il giovane cantautore varesino BIRø tra gli altri e i Belize e il dj set di Waxlife ad aprire il concerto di ieri.

Ermal Meta invece, è arrivato in città con il suo “Non abbiamo armi tour”, unica data in Lombardia, insieme a Brescia. Le fan più temerarie hanno aspettato l’apertura dei cancelli fin dal mattino per guadagnare posti sotto palco; alla fine si conteranno più di duemila persone all’interno dell’area del concerto.

Uno spettacolo che è iniziato con mezz’ora di ritardo ma che poi è continuato per due ore e mezza senza pause, seguendo una scaletta che ha lasciato spazio a più di una ventina di brani. Ermal Meta sale sul palco con una giacca argentata, una camicia azzurra e jeans neri e inizia ad intonare “Non abbiamo armi”, il brano che da il titolo a questa tournèe e al suo ultimo album. “Gravita con me”, “Ragazza paradiso”, “Il vento della vita”, “9 primavere”, “Rien ne va plus”,  “Tra le luci di Roma”, “Caro Antonello” seguono al brano di apertura e filano via lisce, senza interruzioni.

Ermal Meta sorride al pubblico e legge i cartelli che le fan sventolano sopra le teste. Sono per lo più messaggi d’affetto scritti su cuori di carta per richiamare l’attenzione del cantante, vincitore dell’ultimo Festival di Sanremo insieme a Fabrizio Moro.

La serata continua con i brani  “Vietato morire”, “Schegge”, “Volevo dirti”, “Molto bene, molto male”, “La vita migliore”, “Non mi avete fatto niente”, “Mi salvi chi può”, “Dall’alba al tramonto”, “Io mi innamoro ancora”, “Piccola anima”, “Voce del verbo” passando dai brani dell’ultimo lavoro discografico, fino a quelli di “Umano” e “Vietato morire”.  Ad accompagnarlo sul palco una band di cinque elementi, ormai rodata dall’esperienza di questo tour che li sta portando in giro per tutta Italia.

Il palcoscenico non ha una scenografia particolare ma è posizionato al centro del campo dell’Ippodromo ed è circondato dalla bellezza naturale della città e delle sue montagne. Uno scenario naturale che basta per rendere il tutto più bello. I giochi di luci e l’energia di Ermal Meta fanno il resto. Lo spettacolo si chiude con i bis finali e l’abbraccio virtuale del pubblico a Ermal Meta che saluta la città tra tante emozioni.

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Pubblicato il 23 Luglio 2018
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