Anziano in manette per stalking: molestava una trentaquattrenne

La donna, nel mirino del suo persecutore, aveva già segnalato alcuni atteggiamenti alla polizia: ora dovrà stare a non meno di 200 metri dalla vittima

Avarie

Basteranno 200 metri di distanza per non indurlo nella tentazione di continuare a rendere la vita della sua vittima un inferno? 

Sarà il tempo a dare una risposta, dopo che la polizia ha arrestato la scorsa settimana un uomo di 71 anni accusato di stalking.

Nella serata di giovedì scorso, 18 ottobre, infatti, le Volanti hanno arrestato a Varese un uomo colto nella flagranza del reato di atti persecutori: è accusato di aver inondato di messaggi la vittima, una donna ucraina di 34 anni, spesso attesa dal 71enne fuori dal suo luogo di lavoro.

Esasperata e spaventata, la vittima ha presentato alla Divisione Anticrimine un’istanza di ammonimento, subito accolta dal Questore di Varese.

Nonostante questo provvedimento l’uomo non ha desistito dal suo comportamento obbligando la trentaquattrenne a presentare denuncia in questura.

Viste anche le minacce contenute nei messaggi inviati dall’uomo, la Squadra Volante – allertata, come è consuetudine fare in questi casi, dalla Divisione Anticrimine – ha intensificato i passaggi nei luoghi frequentati dalla vittima, in particolare presso il posto di lavoro.

Nella serata di giovedì, la donna – terminata la propria giornata lavorativa e vedendo l’uomo ancora appostato fuori, seduto al tavolino di un bar – ha contattato la Polizia, che subito è intervenuta traendo in arresto lo stalker. La sua presenza, pur apparentemente inoffensiva, ma non casuale, visto anche che poco prima ha inviato alla vittima nuovi messaggi di minaccia.

Convalidato l’arresto, il G.I.P. ha applicato allo stalker la misura del divieto di avvicinamento alla vittima, fissando la distanza minima in 200 metri.

Nel caso di violazione di tale divieto, rischia una denuncia per inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità, oltre che un nuovo arresto in flagranza per stalking.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 23 Ottobre 2018
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  1. giuliomoroni
    Scritto da giuliomoroni

    Una volta – quando l’Italia era sana e si andava in pensione ad un’età decente – a 71 anni uno si alzava la mattina ed andava con i suoi coetanei a controllare i cantieri aperti in città.
    Adesso, che sani non lo siamo più, che di cantieri aperti non ce ne sono e che non si capisce bene se a 71 anni uno è maturo o no, succedono cose strane.
    Poi anche gli anziani hanno imparato ad usare male il telefonino, come gli adolescenti, e questa non è una bella notizia.

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