LeU: “Cassani scaccia i sinti, ma intanto perde fondi per l’emergenza casa”
Liberi e Uguali critica e attacca sui fondi "dimenticati". Mercoledì la giunta ha stanziato 49mila euro per attuare lo sgombero di via Lazzaretto, "mentre il numero delle famiglie sfrattate cresce"

«In una città dove il numero delle famiglie sfrattate o a rischio sfratto continua a crescere, dove il numero delle case popolare resta del tutto insufficiente a garantire il diritto alla casa, il sindaco decide di impiegare tempo e soldi per mettere in mezzo a una strada altre famiglie gallaratesi che vivono, o più spesso sopravvivono, nelle roulotte di via Lazzaretto».
La sinistra di “Liberi e Uguali” di Gallarate attacca sul tema dell’emergenza abitativa e del campo sinti, dopo che la giunta guidata da Andrea Cassani ha stanziato 49mila euro per attuare lo sgombero di via Lazzaretto.
Ma LeU denuncia anche che nel frattempo «il sindaco dimentica di realizzare il nuovo Piano di zona dell’Ambito distrettuale nei tempi stabiliti dalla Regione, perdendo una premialità di 30.000 euro che avrebbero probabilmente fatto comodo ai servizi sociali (DGR 7631 del 28/12/2017). Non utilizza tutte le risorse regionali per l’emergenza abitativa (perdendo 9.000 euro di premialità – DGR 606/2018), che potevano essere usate per aiutare alcune famiglie per evitare lo sfratto, chi ha una casa all’asta perché perdendo il lavoro non riesce più a pagare il mutuo, chi è in pensione e ogni mese deve decidere se fare la spesa o pagare l’affitto».
«A guardare gli atti in amministrazione trasparente, neppure utilizza tutti i soldi che il bando Revolutionary Road, finanziato dalla Fondazione Cariplo, ha messo a disposizione della città, per aiutare chi ha perso il lavoro e rischia di perdere anche la casa. Diversamente per esempio della vicina Cassano Magnago, che quei soldi li ha usati, il Comune di Gallarate sembra non riuscire a trovare famiglie in difficoltà da aiutare e accompagnare ad uscire dalla crisi che continua a mordere. Insomma il sindaco tutto preso dal tentativo di lasciare nuove famiglie senza casa, accecato dalla propaganda e dalla smania di essere riconosciuto dal papà Salvini che non lo aveva voluto nella sua segreteria e non lo ha portato a Roma, “dimentica” di aiutare i gallaratesi che una casa già l’hanno persa o rischiano di perderla domani. La guerra tra poveri d’altra parte – conclude LeU – funziona se i poveri ci sono. E certo Cassani sta lavorando perché i poveri in Gallarate aumentino».
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