Il “parco di città” di Cassano sta diventando realtà

È una delle compensazioni di Pedemontana, dal valore di 1,7 milioni di euro: renderà pubblica l'area agricola intorno al cimitero. Il Comune ha quasi completato l'acquisizione dei terreni necessari

Cassano Magnago generica

A Cassano Magnago sta nascendo un grande parco urbano. Per ora è solo sulla carta, eppure il progetto sta andando avanti spedito e regalerà alla città un’ampia area verde attrezzata e nuovi percorsi pedonali e ciclabili.

È il “Parco di città”, previsto come compensazione ambientale per l’impatto di Pedemontana, l’autostrada che ha segnato il paesaggio (e imposto lunghi cantieri) nella zona Sud della città. «La convenzione siglata con Di Pietro nel 2016 sta dando i frutti» dice il sindaco Nicola Poliseno. L’impegno economico di  Pedemontana è dei 2 milioni e 34mila euro: 330mila sono già stati impiegati per la riqualificazione dell’Oasi Boza, già completata, mentre il grosso – 1,7 milioni – è appunto destinato al nuovo parco urbano.

L’area interessata è quella nella zona “alle spalle” del cimitero cittadino, delimitata a Nord da via Mantova e a Ovest dal corso irregimentato del torrente Rile. Mentre dall’altra parte i confini sono quelli – più irregolari – definiti dalle mura del cimitero, dall’area sportiva dell’Union Villa e dei campi da tennis, dalla via Tagliamento. A Sud infine il patchwork di terreni arriva fin quasi alla via San Pio X.

Il progetto era appunto già delineato: a che punto siamo ora? Il Comune nel 2016 aveva ottenuto da Pedemontana di poter gestire a livello locale le acquisizioni dei terreni. Una richiesta fatta per velocizzare le operazioni e che ha dato i suoi frutti: «Abbiamo ottenuto il 100% dei 45mila metri quadri necessari e abbiamo già gli “impegni a cedere” dai privati» spiega Poliseno. «Stiamo aspettando la prima tranche dell’80% per il rogito, ma abbiamo già il titolo per partire. Pedemontana ci ha confermato cifre e modalità: i soldi arriveranno al Comune e il Comune potrà così liquidare l’80% ai proprietari».

Quali sono i tempi previsti? «Entro fine anno puntiamo ad avere il progetto definitivo, da presentare alla prima commissione utile, per definire poi il calendario dei rogiti». E quando nascerà davvero il parco? «Il massimo sarebbe iniziare a cantierare entro metà anno».

Cassano Magnago generica

Dei 1,7, mezzo milione serviranno appunto per l’acquisizione delle aree: per la progettazione e l’effettiva realizzazione del parco – ora zona agricola – dovrebbero rimanere dunque circa 1,2 milioni di euro. La sistemazione dell’ampia area consentirà anche di tracciare nuovi percorsi pedonali e ciclabili, non solo per il tempo libero ma anche per garantire nuove connessioni: ad esempio sarà individuato un nuovo percorso tra l’area verde e via Bramante, scavalcando il corso del Rile (sarà un’alternativa per evitare gli assi principali dell’area Sud della città, molto trafficati). Da notare poi che l’area del “Parco di città” è quasi confinante con il celebre viale delle Rimembranze, il rettifilo di 800 metri che dal cimitero porta verso il centro. «Al di là del valore ambientale, è davvero un investimento anche su nuovi percorsi ciclopedonali».

Cassano Magnago generica
La strada poderale che da via Pacinotti conduce verso il Rile, com’è oggi: sarà parte dell’asse di collegamento con via Bramante

La gestione diretta da parte del Comune non esclude – e anzi favorisce la condivisione del progetto. Tra le realtà che sono interessate ci sono la Legambiente e gli Alpini locali, l’associazione Biologia Marina, vari appassionati dell’ambiente, i volontari già attivi nella gestione della Boza.

 

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 15 Novembre 2018
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