E’ per le suore di via Luini il primo gazebo dell’associazione carabinieri in congedo
L'appuntamento con l'associazione, che porterà anche divise storiche e un'auto d'epoca, si terrà domenica 9 dicembre in piazza del Podestà. Altro evento natalizio il 14 dicembre all'ospedale del Ponte

L’Associazione Nazionale Carabinieri in Congedo (ANC), che ha 200 soci solo a Varese e ha quasi cent’anni, è molto impegnata in eventi istituzionali, ma da qualche anno affronta anche anche temi legati alla legalità e al sociale. E quest’anno debutta con il suo primo gazebo di raccolta fondi: che si terrà domenica 9 dicembre in piazza del Podestà e sarà a favore delle suore di via Bernardino Luini.
«Dopo quello che è successo loro, in tanti si sono attivati in città, e anche noi abbiamo ritenuto opportuno adoperarci: cosi abbiamo deciso di allestire il primo gazebo nella storia della nostra associazione, che ha ormai quasi 100 anni – spiega Roberto Leonardi preisdente dell’Associazione nazionale Carabinieri in congedo di Varese – Ci saranno le divise storiche, risalenti alla prima e alla seconda guerra mondiale, del gruppo “tre leoni” di Somma Lombardo e un’auto storica dell’arma dei carabinieri di fianco al gazebo. Saremo li tutto il giorno e si potrà farci visita e fare unun’offerta libera, che il giorno stesso verrà consegnata alle suore».
Il gazebo per le suore di via Luini non è l’unico evento messo in campo dalla Associazione Nazionale Carabinieri in congedo di Varese per questo Natale: «Il secondo si svolgerà venerdi 14 dicembre al reparto oncologico dell’ospedale del Ponte, gestito da Fondazione Ascoli – spiega Leonardi – Lì porteremo dei cappellini con il logo dell’associazione carabinieri per i piccoli pazienti. Andremo in divisa, cosa che speriamo sarà già elemento di stupore per i bimbi».
L’evento sarà realizzato insieme all’Associazione Nazionale Militari Croce Rossa Italiana, il cui presidente varesino è Angelo Motta: loro porteranno invece il cioccolato. «Inoltre, ci sarà un nostro Babbo Natale, che porterà delle lettere da scrivere – continua Leonardi – Poi abbiamo chiesto ai bambini della scuola Pascoli di scrivere lettere per i bambini ricoverati nel reparto oncologico, per creare collegamento con i bambini piu fortunati».
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