Concerto della Memoria al Camelot

Sabato 26 gennaio l'Eurythmia Quartet proporrà anche musiche ebraiche e il Quatuor pour la fin du temps, scritto in un campo di concentramento tedesco nel '40

Generico 2018

Anche la 3SG-Camelot di Gallarate partecipa alle celebrazioni per la “Giornata della Memoria”, istituita dall’anno 2000 il 27 Gennaio, giorno in cui nel 1945 i soldati dell’Armata Rossa fecero il loro ingresso nel campo di concentramento di Auschwitz e liberarono i prigionieri sopravvissuti: l’arrivo ad Auschwitz svelò al mondo l’atrocità e l’orrore della Shoah e lo sterminio degli ebrei.

Per ricordare quei tragici fatti perpetrati, le persecuzioni, le leggi razziali e la deportazione nei campi subita da milioni di persone, 3SG propone un importante ed emozionante evento musicale aperto al pubblico, dal titolo “Concerto per la memoria” che si terrà sabato 26 gennaio nella Sala Multimediale della RSA dei Ronchi alle ore 17,00 e organizzato all’interno della manifestazione “Donatori di musica al Camelot“.

Protagonista “Eurythmia Quartet”, un quartetto che nasce nel 2018 nella classe dei M° Federica Valli e Paolo Beschi del Conservatorio “G. Verdi” di Como, con l’obbiettivo di esplorare il repertorio moderno e contemporaneo più avanzato e meno frequentato. Ha esordito il 27 gennaio 2018 con l’esecuzione del “Quatour pour la fin du temps” di O. Messiaen. La registrazione live del concerto è stata pubblicata dall’etichetta Da Vinci – Classics di Osaka (Giappone) e recensita con cinque stelle dalla rivista “Classic Voice”. Il quartetto è formato dalla pianista Elena Talarico, il clarinettista Giona Pasquetto, la violinista Sofia Manvati e il violoncellista Emanuele Rigamonti, tutti impegnati in attività solistica, cameristica, didattica e in orchestre.

Nella prima parte del programma verranno proposti brani ispirati ad elementi della musica ebraica: il “Nigun”, un’aria a tema religioso con tecniche vocali peculiari, il “Kol Nidre”, la preghiera cantata dal rabbino alla vigilia dello Yom Kippur (giorno del pentimento) e il “Klezmer”, genere musicale popolare. Tali elementi costituiscono, però, solo uno spunto per il compositori Bloch, Bruch, Kovàcs che mantengono comunque ben riconoscibile la loro identità stilistica.

Segue uno del capolavori della storia della musica del XX secolo.: “Il Quatuor pour la fin du temps” (quartetto per la fine del tempo) di Messian. Scritto ed eseguito per la prima volta nel lager di Görlitz nel 1940, è un brano monumentale che si ispira all’ ”Apocalisse“ di S. Giovanni. Il Quatuor è stato registrato live da Eurythmia Quartet e pubblicato per l’etichetta giapponese “Da Vinci”.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 24 Gennaio 2019
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