Giovanni Corbo: “Orgoglioso di una comunità che partecipa”
Il sindaco sta per chiudere il primo mandato e si ricandida. "Il mio sogno? Riqualificare la Casa delle culture, luogo frequentato da centinaia di besnatesi"
«Fare il sindaco è stato entusiasmante, oltre ogni aspettativa». Giovanni Corbo è agli ultimi mesi del suo mandato da sindaco di Besnate. Corbo si ricandida al ruolo di sindaco alle prossime elezioni amministrative 2019 e racconta quasi entusiasta il mestiere di sindaco e il rapporto con la piccola comunità besnatese: «L’esperienza da assessore mi faceva intravedere gli elementi di pregio del ruolo di sindaco, ma interpretarlo è stato davvero emozionante. Dico così perché ci si sente riferimento della comunità, nel bene e nel male. Anche quando c’è polemica, si viene riconosciuti comunque come interlocutore, è una cosa che responsabilizza. Poche esperienze danno possibilità di essere interlocutore delle persone e della loro fiducia»
Qual è stato il momento o la cosa più difficile di questi anni?
«Il 4 agosto 2014 mi sono trovato ad affrontare l’allargamento di una parte del paese: ero sindaco da poco, lo ricordo come momento negativo perché mi sono accorto della fragilità di un territorio. Feci allora promessa che avrei fatto nel tempo più breve possibile la riqualificazione delle vasche volano. Da allora la situazione è molto migliorata, anche se non risolta del tutto. Quella notte non la dimenticherò».
E quale è stato invece il momento più positivo, per il paese?
«Riscontrare come anno dopo anno sia aumentato sempre più il livello di partecipazione alla vita della comunità. È un segnale estremamente positivo: in una società sempre più disgregata e in cui cresce l’isolamento, vedere partecipazione in tutte le dinamiche del paese è davvero elemento che gratifica molto. Insieme a questo anche il fatto di aver avuto una squadra unita: abbiamo iniziato tutti insieme e finiamo questa esperienza tutti insieme».
Qual è l’elemento che vede come più centrale di questi cinque anni?
«Direi la capacità di dialogo, l’essere sempre nel mezzo delle cose. Ho ricevuto in Comune – da un calcolo approssimativo – duemila persone: è importante, spero si colga questo costante dialogo che ho cercato di avere».
Cosa offre al besnatesi ricandidandosi?
«Sicuramente… lo sviluppo di idee per rendere ancora più bella Besnate. Parto dalla Terrazza sulle Alpi: è l’emblema di come con intuito si possono fare opere che rendono più bella e attrattiva la nostra comunità . O ancora la ciclabile via Libertà per connettere altri percorsi. Credo si possano realizzare interventi qualificanti come area cani, l’inizio di un’area feste, la realizzazione di elementi artistici sulle rotatorie. Non sono opere pubbliche colossali, ma mirati per rendere attrattivo il territorio. Mio sogno poi, da concretizzare e su cui stiamo lavorando, è la riqualificazione della Casa delle Culture. Qualificante per amministrazione sempre attenta alla formazione, non solo nuove generazioni ma di tutta la comunità. La Casa delle culture è frequentata da tante associazioni, centinaia di persone, e dice la “fame” di spazi belli e comuni che c’è a Besnate».
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