I numeri delle espulsioni a febbraio

La contabilità delle espulsioni tenuta dalla Questura: albanesi, peruviani, africani, a volte rimpatriati in aereo con l'impiego di scorta a bordo

Avarie

Sono state sei le espulsioni eseguite in provincia di Varese dall’inizio del mese di febbraio, mentre altri tre stranieri sono finiti in un CPR.

La contabilità degli stranieri espulsi è tenuta con attenzione dalla Questura.

Una parte passa da Malpensa. Mercoledì 6, un cittadino nigeriano è stato accompagnato alla frontiera aerea di Malpensa dagli agenti del Commissariato di Gallarate. L’uomo, con precedenti penali per reati contro il patrimonio, atti osceni in luogo pubblico, violenza e resistenza a pubblico ufficiale e reati in materia di immigrazione clandestina, è stato espulso non appena uscito dal carcere di di Busto Arsizio. È stato accompagnato in aereo fino in Nigeria, con apposito personale dedicato. Stessa operazione il 7 febbraio, per un cittadino ghanese con precedenti penali per fabbricazione di documenti falsi e reati di immigrazione clandestina, e l’8, per un cittadino peruviano (stava scontando una pena per spaccio internazionale di sostanze stupefacenti).

Nella giornata di martedì 12, in sinergia con i militari dell’Arma dei Carabinieri, è stato effettuato il rimpatrio di un cittadino albanese. Già espulso nel 2016, con accompagnamento alla frontiera aerea, aveva fatto rientro in Italia violando il termine di divieto di reingresso di 5 anni, senza aver richiesto e ottenuto la speciale autorizzazione del Ministro. A suo carico figuravano numerosi precedenti per spaccio di sostanze stupefacenti, fabbricazione di documenti falsi e reati in materia di immigrazione clandestina; rintracciato nell’ambito di un controllo del territorio, l’uomo è stato espulso dal territorio dello Stato, accompagnato all’aeroporto e infine rimpatriato con volo diretto a Tirana.

Il giorno successivo, un cittadino tunisino è stato controllato dagli operatori di Malpensa ed è risultato sprovvisto di documenti. Sottoposto agli accertamenti dell’Ufficio Immigrazione, le risultanze dattiloscopiche hanno consentito di appurare numerosi e considerevoli precedenti penali e di polizia: dalla rapina allo spaccio di sostanze stupefacenti, dalla resistenza a pubblico ufficiale al porto di armi o oggetti atti ad offendere, e ancora violenza sessuale e privata, danneggiamento, reati in materia di immigrazione clandestina. Il Questore di Varese ne ha quindi ordinato l’immediato trattenimento presso il C.P.R. di Trapani, dove verranno ultimate le procedure volte al definitivo rimpatrio.
L’indomani, gli agenti della Questura hanno accompagnato al C.P.R. di Potenza un altro cittadino nigeriano; rintracciato sul territorio nell’ambito di un ordinario controllo, è risultato anch’egli sprovvisto di documenti, nonché gravato da precedenti per immigrazione clandestina, minaccia, violenza, resistenza a pubblico ufficiale.

Nella giornata di giovedì 21, ancora presso un C.P.R., stavolta di Caltanissetta, gli agenti della Questura hanno accompagnato un uomo tunisino con numerosi precedenti per furti e rapine, che all’atto del controllo era risultato sprovvisto di qualsiasi documento di identificazione.

Infine, il giorno seguente, gli agenti della Polaria di Malpensa hanno eseguito l’arresto di un uomo albanese al che stava provando a imbarcarsi per Londra con documenti falsi. Sottoposto alle verifiche dell’Ufficio Immigrazione, è emerso che il medesimo si era trattenuto in Italia oltre i 90 giorni di permanenza consentiti per i cittadini albanesi muniti di passaporto biometrico, anche in assenza di permesso di soggiorno. Di conseguenza, è stato espulso e imbarcato su un volo diretto a Tirana. Tali provvedimenti si aggiungono ai 25 decreti di espulsione con ordine del Questore ad abbandonare il territorio nazionale entro 7 giorni, ai 4 decreti di espulsione con misura alternativa al trattenimento presso un C.P.R. e ai 3 decreti di concessione del termine per la partenza volontaria.

E’ questo il quadro parziale di un’attività costante e delicata, a presidio della legalità, nel rispetto della normativa di settore.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 26 Febbraio 2019
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