Arianna regista senza paura

La giovane azzatese che ha vinto "Cortisonici Ragazzi" racconta di sé e delle sue passioni. Come ha cominciato? Deve tutto a un "Pollo alle prugne"

Arianna Beraldo vince i Cortisonici

Tutta colpa di un pollo alle prugne. Se Arianna mangia “pane e video” lo deve a un film, visto a nove anni, che l’ha rapita. Era “Pollo alle prugne“, appunto, un’opera del 2011 scritta e diretta da Marjane Satrapi e Vincent Paronnaud: non esattamente una “favoletta”. Arianna Beraldo aveva 9 anni ed è stato in quel momento che ha capito che quella era la sua strada: fare video, raccontare così quel che le passa per la testa.
Prova, inventa e alla fine vince “Cortisonici Ragazzi”, il suo primo personale, successo. «Mi è sempre piaciuto scrivere e raccontare – dice Arianna, 16 anni, azzatese, studentessa del Liceo Classico Cairoli – Lo facevo già alle elementari. Poi sono passata ai video: mi pare che questa sia un’arte che concilia tutte le varie forme della narrazione. Suono il basso e un po’ il flauto, mi diletto con musiche celtiche, scrivo e ora mi sono appassionata alla regia. Qualche tempo fa ho visto il bando dei Cortisonici ed ho deciso di partecipare. Non avrei mai immaginato di vincere».

Il suo cortometraggio s’intitola “Il tuo incubo”: Arianna è regista e protagonista. La storia è semplice ma tocca un tema che riguarda tutti, ad ogni età: la capacità di affrontare le proprie paure. Arianna resta chiusa in una stanza con la sua Paura, impersonata da Emanuele Cariati (nella foto).  «La sceneggiatura l’ho scritta in due giorni – racconta – ma per girare le scene ci sono voluti quasi tre mesi. Sono una perfezionista: nel cortometraggio c’è una scena girata nei corridoi della mia scuola, sono solo sei secondi ma ci abbiamo lavorato tutto un pomeriggio».

Quando Arianna ha deciso di partecipare a Cortisonici Ragazzi, gli amici le hanno dato una mano: «Aveva conosciuto Emanuele Cariati, un ragazzo di 19 anni, che voleva provare a cimentarsi con un cortometraggio: è lui che recita la parte della “paura”. Ma anche i miei compagni mi hanno dato una mano, alcuni hanno fatto le comparse, Valentino Milani e Davis Ferrara mi hanno aiutato con la musica, il preside del Cairoli mi ha lasciato girare all’interno della scuola e si è detto disponibile a proiettare il corto durante la prossima assemblea di istituto».

Il premio, un disegno e 100 euro per acquistare nuove attrezzature, l’ha consegnato il regista Federico Sfascia, giurato ufficiale per la sezione, Cortisonici Ragazzi che ha motivato così la sua decisione: “Ho premiato questo film perché usa l’horror per raccontare qualcosa di estremamente sentito, personale e al tempo stesso universale, mettendo in scena la risoluzione delle proprie paure attraverso il dialogo con esse. Opera che, attraverso regia, montaggio e musiche, dimostra di avere un grande cuore”.

Insomma Arianna, a soli 16 anni, si è portata a casa un bel “10”. La prossima tappa sarà il Festival del cortometraggio dell’Insubria. E poi chissà che altro. Tanto entusiasmo merita un premio, dalla vita prima che da una giuria.

 

 

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Pubblicato il 17 Aprile 2019
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