Cortisonici Ragazzi esplora la paura in corto

Primo premio Cortisonici Ragazzi a Il tuo incubo di Arianna Beraldo, mentre il Premio Coop Lombardia va a Il caso the finders del Liceo Artistico “Don Milani”

cortisonici ragazzi

Cortisonici Ragazzi, sezione del festival dedicata alle scuole e in modo più ampio ai ragazzi under 20, per l’edizione 2019 esplora il tema del paura, in linea con il focus che caratterizza la 16 esima edizione del festival. Quattordici i film in gara: tra le declinazioni sul tema, domina la paura di non essere accettati, la paura del diverso, le fobie interiori, ma è presente anche l’horror in senso classico, con la componente di mistero. I ragazzi in generale spaziano nei significati che la parola paura può assumere.

Due i premi consegnati. Primo premio Cortisonici Ragazzi a Il tuo incubo di Arianna Beraldo: dove una giovane ragazza affronta un dialogo diretto con le proprie paure. Consegna il premio il regista Federico Sfascia, giurato ufficiale per la sezione, che spiega: “Ho premiato questo film perché usa l’horror per raccontare qualcosa di estremamente sentito, personale e al tempo stesso universale, mettendo in scena la risoluzione delle proprie paure attraverso il dialogo con esse. Opera che, attraverso regia, montaggio e musiche, dimostra di avere in grande cuore”

Premio Coop Lombardia va a Il caso the finders del Liceo Artistico “Don Milani” di Tradate, che racconta di un gruppo di giovani youtuber intenti a indagare su un caso irrisolto di sparizioni misteriose, addentrandosi nei boschi. La motivazione è la seguente: “Il film ha l’originalità di presentare un horror utilizzando un finto stile amatoriale alla Blair Witch Project. Regia, tempi e sceneggiatura sono ben calibrati con il soggetto originale. Un lavoro di gruppo ben riuscito e realizzato con passione e voglia di mettersi in gioco”

Spiega Michele Orlandi, tra i curatori della sezione insieme a Tatiana Tascione: “Fa molto piacere vedere come di anno in anno le scuole producano lavori di qualità sempre maggiore: il fatto di avere una sezione che ogni anno verte su un tema specifico, invece che un concorso a tema libero, implica che le scuole lavorino su cortometraggi realizzati appositamente per partecipare al festival. Da una parte questo ha come conseguenza inevitabile una riduzione in termini di volumi di lavori inviati, perché le scuole devono attivarsi sul tema proposto e non possono inviare lavori magari già messi in opera, ma dall’altro lato porta a un coinvolgimento sempre più attivo delle realtà del nostro territorio, che rispondo con crescente partecipazione e possiamo vedere ogni anno una crescita in termini di qualità”

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 13 Aprile 2019
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