Gorla Maggiore ricorda il 60esimo della morte dei giovani lavoratori della Ditta Zorzi
Il 26 luglio del 1959 sei ragazzi fra i 12 e i 19 anni persero la vita mentre lavoravano in una ditta di Gorla Maggiore. L’Amministrazione ne ha organizzato la commemorazione
Per il secondo anno consecutivo a Gorla Maggiore, il 26 luglio, ci saranno le bandiere a mezz’asta e sarà suonato il silenzio: il paese si stringerà nel ricordo di sei ragazze e ragazzi che sessant’anni fa persero la vita in un incendio, mentre erano a lavoro presso la ditta Zorzi. La funzione inizierà alle 8.30 con una messa di commemorazione in ricordo delle vittime nella chiesa di S. Maria Assunta.
«Era il 1959 e sei giovani, tutti dell’età compresa fra i 12 e i 19 anni, erano di turno in questa azienda situata in paese -racconta il sindaco di Gorla Maggiore, Pietro Zappamiglio– la ditta Zorzi si occupava della lavorazione di cerniere per borse e, fra i dipendenti c’erano Enrico Callini, Rosa Lucia Mascheroni, Ambrogio Carlo Landoni, Teodora Milani, Maria Luisa Colombo e Germana Crepaldi, tutti di Gorla Maggiore, che in quel giorno di luglio morirono a causa di un incendio divampato improvvisamente».
Una celebrazione a cui il Primo cittadino tiene particolarmente. «Siamo la prima Amministrazione che ha deciso di commemorare questo tragico episodio del passato -continua-: la decisione nasce da una richiesta delle famiglie di questi giovani, supportata da un lavoro di ricerca che abbiamo fatto sulla storia del nostro territorio. Abbiamo raccolto testimonianze, consultato giornali dell’epoca, così da ricordare questa episodio importante che riguarda la nostra comunità».
Fondamentale, in quest’attento lavoro di ricerca e di riappropriazione della storia locale, l’apporto delle nuove generazioni: «Abbiamo voluto coinvolgere i ragazzi delle scuole medie – tiene a sottolineare Zappamiglio – affinché iniziassero a conoscere questa vicenda, che riguarda il nostro paese, e riflettessero sulle condizioni di vita di allora. A rendere tutto ancora più tragico, infatti, fu l’età delle vittime: erano praticamente bambini. In quegli anni si andava infatti a lavorare presto ed è importante quindi il recupero storico di queste nozioni». Il sindaco di Gorla Maggiore si sofferma a riflettere però sui tempi attuali e su quanto ancora si piangano le morti bianche: “La sicurezza sul lavoro è indubbiamente un tema sentito anche oggi: occorre continuare ad investire sulla sicurezza, facendo corsi adeguati ai lavoratori e ai dirigenti e pretendendo che le aziende rispettino tutte le normative: i morti sul lavoro continuano a rappresentare un costo sociale incalcolabile”.
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
PaoloFilterfree su A Varese Salvini prova a ricucire passato e futuro della Lega, ma Bossi non c'è
axelzzz85 su A Varese Salvini prova a ricucire passato e futuro della Lega, ma Bossi non c'è
elenera su A Varese Salvini prova a ricucire passato e futuro della Lega, ma Bossi non c'è
Roberto Colombo su A Varese Salvini prova a ricucire passato e futuro della Lega, ma Bossi non c'è
flyman su Quarant’anni di Lega e quelle scritte nel paese del “Capo“
Alberto Gelosia su Esplosione in una centrale idroelettrica di Suviana, quattro morti
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.