Idee in Comune con il sindaco si lancia: “Chiediamo di essere rappresentati in giunta”
I cinque consiglieri, provenienti da diverse esperienze, rivendicano l'importanza del loro gruppo e mettono sul tavolo le loro richieste senza fare nomi: "Per i servizi sociali abbiamo un identikit pronto"
Qualcuno (Diego Cornacchia) li ha definiti “cani sciolti” e ha preferito starsene nel gruppo misto ma loro non si sentono affatto consiglieri allo sbando e rivendicano il loro ruolo ,la loro provenienza (principalmente dalla diaspora di Forza Italia) e il loro nome “Idee in comune con il sindaco Antonelli”.
Sono Paolo Genoni (capogruppo), Donatella Fraschini (vicecapogruppo), Alberto Armiraglio, Roberto Ghidotti e Michela Provisione: certamente un gruppo eterogeneo, ognuno con la sua sensibilità e storia politica personale, ma «accomunati dalle radici di centrodestra».
Il supergruppo civico si è presentato questa mattina, martedì, in sala giunta. Il primo a parlare è stato Paolo Genoni: «Siamo giunti a questo punto perchè abbiamo sempre privilegiato le idee e la gratuità del nostro impegno politico per la città e quando abbiamo pensato a questo gruppo non abbiamo mai parlato di poltrone». Genoni si riferisce ai consiglieri ma, in un momento come questo con un rimpasto ancora da definire, non nasconde il fatto che «attualmente il gruppo non ha una rappresentanza, al momento, nell’esecutivo a dispetto di chi sostiene che Paola Magugliani sia un nostro assessore. Chiediamo due assessorati e una redistribuzione più ampia di tutte le deleghe. Non saremo noi direttamente ad impegnarci».
Donatella Fraschini prosegue: «Il silenzio di questi giorni è stato necessario per riflettere e rispettare l’amministrazione. Non abbiamo cappelli politici: riteniamo i partiti fondamentali ma abbiamo tanti contenuti da portare avanti e non c’è un partito abbastanza forte che possa portare avanti quello che abbiamo pensato.
Da rivedere assessorati per come sono stati concepiti ad inizio legislatura. Vogliamo rappresentanza nella giunta per tradurre idee in atti. Non facciamo nomi ma abbiamo identikit importanti da proporre. Per i servizi sociali, ad esempio, ipotizziamo qualcuno che sappia trasformare i bisogni delle persone in soluzioni. In due settimane abbiamo creato un gruppo importante fatto da 5 anime che stanno cercando di costruire una casa».
Alberto Armiraglio, politico bustocco di lungo corso che ha rivestito l’incarico di assessore più volte ribadisce: «Vogliamo essere una risorsa per il sindaco con le nostre sensibilità e percorsi diversi. Vogliamo aiutare questa amministrazione a fare uno scatto in avanti». E Roberto Ghidotti ribadisce: «C’è una stima reciproca. Ideali di centrodestra ci accomunano e le diversità ci rafforzano».
Anche l’entrata in maggioranza di Michela Provisione, eletta con Busto al Centro nella coalizione di centrosinistra che proponeva Castiglioni sindaco, è considerata un naturale approdo ma, a domanda precisa, lei lascia trasparire il motivo per il quale ha lasciato la civica di centro: «Qui trovo l’identificazione di un percorso che è frutto di una crescita personale. Rimango civica ma ho fatto questa scelta perchè possa esprimermi meglio nell’ambito dell’area civica, con persone che sanno valorizzare le idee. La diversità nel nostro gruppo è ricchezza e la gratuità di cui parlava Genoni è in continuazione col valore del civismo».
I cinque consiglieri esordiranno nella nuova formazione dal prossimo consiglio comunale e specificano che con Lombardia Ideale c’è stata solo una chiacchiera al telefono finita in nulla: «Lombardia Ideale sarà in consiglio ma a rappresentarla sarà Busto Grande» – concludono.
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