Inaugurato l’hospice de La Provvidenza

Grazie ad economie di scala e al buon cuore dei bustocchi la casa di riposo dei bustocchi apre il nuovo padiglione dedicato all'alleviamento della sofferenza

hospice la provvidenza

Ieri mattina l’Istituto La Provvidenza di Busto Arsizio ha aperto le porte del proprio hospice, una nuova struttura residenziale, ospitata nel padiglione Borri, in cui il malato inguaribile e la sua famiglia possono trovare sollievo per un periodo circoscritto e poi fare ritorno a casa o per vivere nel conforto gli ultimi giorni di vita.

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Inaugurato l’hospice all’istituto La Provvidenza 4 di 12

L’inaugurazione è avvenuta alla presenza del presidente de La Provvidenza, Ambrogio Gobbi, del direttore Luca Trama e di tutto lo staff medico e amministrativo della struttura che conta 330 dipendenti e quasi 10 milioni di fatturato. Insieme a loro c’erano il sindaco e presidente della Provincia Emanuele Antonelli, l’eurodeputata Isabella Tovaglieri, i consiglieri regionali Emanuele Monti e Samuele Astuti, il prevosto di Busto Arsizio, monsignor Severino Pagani, Marino Dell’Acqua, dirigente dell’Asst Valle Olona, il direttore di Ats Insubria Lucas Maria Gutierrez. Presente anche l’ex-assessore ai Servizi Sociali Miriam Arabini (presente in qualità di legale della struttura), il consigliere Alessandro Albani e alcuni benefattori della città che sono da sempre al fianco della casa degli anziani di Busto Arsizio giunta al suo 140esimo anni di vita.

hospice la provvidenza

Tanti ospiti importanti per inaugurare un luogo del dolore ma anche del sollievo che la direzione della struttura ha voluto realizzare per andare incontro ad un esigenza importante. Luca Trama ha voluto sottolineare alcuni aspetti: «Questo risultato è stato raggiunto anche grazie alle tante donazioni che ogni giorno arrivano a La Provvidenza e per questo abbiamo deciso di puntare ancora di più sul fund raising, anche affidandoci ad una società esterna che sta formando il nostro personale per attivare ricerche fondi su progetti precisi».

Uno di questi progetti, prioritario per la Provvidenza, è quello di garantire i primi dieci giorni di degenza nell’hospice gratuitamente: «Il nostro obiettivo è quello di mantenere i costi per i familiari al minimo. Siamo tra le strutture che costano meno e anche per questo abbiamo una lista d’attesa di oltre 400 persone ma possiamo mantenere queste rette solo grazie al grande cuore dei bustocchi. A San Giovanni abbiamo ricevuto un assegno importante, qualche settimana fa i Rotary ci hanno aiutato con la donazione da 40 mila euro che abbiamo usato per arredare l’hospice».

Ora che i lavori sono conclusi l’hospice può aprire i battenti, così come il giardino d’inverno che è stato realizzato in un cortile interno.  Colori tenui, ambiente confortevole, una piccola cucina per i familiari, una zona giorno con televisione e divani, un giardino d’inverno per sfruttare anche il cortile interno. La casa di riposo dei bustocchi continua a migliorarsi e ad ammodernarsi.

Orlando Mastrillo
orlando.mastrillo@varesenews.it

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Pubblicato il 06 Luglio 2019
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