Spinola non è più il manager del Distretto del Commercio: “Ma non sarà un addio”
Il suo ruolo non verrà ricoperto da altri, per il momento. Continuerà a lavorare nel consiglio al posto di Rudy Collini, numero uno di Ascom

«Resto nel consiglio del Distretto urbano del commercio come consigliere. E non potrebbe essere altrimenti, perché ho visto crescere il Duc e ho contribuito attivamente al suo sviluppo. Fornirò il mio apporto e supporto in maniera diversa, non più in qualità di manager, ma mettendo a disposizione la mia esperienza, la mia professionalità e il mio attaccamento a questa importante realtà cittadina che tanto ha realizzato e che tanto potrà ancora realizzare».
Dalle parole di Gaetano Spinola, è chiaro che il suo non sia un addio, anzi.
Non ricoprirà più il ruolo di manager del Distretto, dal quale si è dimesso la scorsa settimana per motivi legati alla sua attività professionale (che soprattutto nei mesi estivi richiede la sua presenza quotidiana e costante), ma non abbandonerà la struttura, all’interno della quale prenderà il posto del numero uno di Ascom, Rudy Collini, tra i protagonisti della fondazione del distretto nel 2008. Un passaggio di consegne già pianificato da tempo con i vertici del Duc.
Spinola, in rappresentanza di Ascom, nella quale ricopre il ruolo di vicepresidente, andrà quindi a far parte del consiglio direttivo insieme a Enzo Memelli (espressione del Comitato Commercianti Centro Cittadino) e al presidente Bruno Ceccuzzi (espressione dell’amministrazione comunale).
Tornare alle origini
Ed è proprio Ceccuzzi, forte della presenza al suo fianco dell’ex manager, a indicare la strada del rilancio del Duc: .
E l’elenco di ciò che è stato fatto è davvero lungo, a tal punto da trasformare il Distretto urbano del commercio di Busto Arsizio in un modello da seguire a livello nazionale, che a Collini é stato chiesto in più occasioni di illustrare in giro per l’Italia.
I risultati ottenuti
Attrattività, accessibilità, sicurezza e decoro urbano: le quattro mission a partire dal 2008, anno dell’ottenimento dei primi fondi regionali vincolati ad interventi in sinergia tra pubblico e privato, si sono trasformate in una serie di risultati raggiunti. Tra questi la realizzazione del posteggio Giussano, importante polmone a servizio del centro storico; la sistemazione di piazza San Giovanni, con la realizzazione dell’aiuola permanente; il monitoraggio dei flussi pedonali; l’installazione dell’impianto di filodiffusione; l’acquisto delle luminarie natalizie; la partecipazione alla fiera internazionale del Real Estate, Mapic a Cannes, per attrarre investitori commerciali a Busto Arsizio con il supporto della Camera di Commercio.
Fiore all’occhiello del distretto sono inoltre le tantissime azioni svolte attraverso l’impiego di lavoratori socialmente utili segnalati dall’assessorato ai Servizi sociali: dalla gestione del parcheggio di MalpensaFiere al ripristino delle facciate rovinate dai graffiti, fino alla sistemazione e manutenzione dell’arredo urbano. Migliaia di ore di lavoro che da anni contribuiscono a dare dignità a persone in difficoltà e che contemporaneamente aiutano a migliorare il tessuto cittadino.
«Il Distretto – sottolinea il presidente Ceccuzzi – deve tornare ad essere tutto questo. Ovvero il catalizzatore di interventi al servizio della collettività, di promozione del territorio, funzionali alla definitiva ripresa delle nostro commercio e all’apertura di nuove attività».
Avanti con l’attuale staff
Il manager per il momento non verrà sostituito. Una scelta, spiega il numero uno del Duc, anche all’insegna del risparmio: «Andremo avanti con l’attuale staff che, è bene ricordarlo, da sempre offre il proprio apporto gratuitamente. E continueremo a contare sull’ottimo lavoro svolto da Angela Rossotti, da sempre il braccio destro di Gaetano».
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