Varese città universitaria? C’è tanta strada da fare

L'anno scorso gli studenti fuori sede sono stati 596, quest'anno il numero sarà superato. Inadeguate o nulle le proposte di alloggio dei privati. Interviene in soccorso l’università dell’Insubria

Studenti universitari

Sono passati più di 20 anni dall’apertura dell’Università dell’Insubria, ma Varese fa ancora fatica a trasformarsi in una città universitaria.

Per uno studente fuori sede trovare un alloggio in città risulta piuttosto difficile.

“Stiamo cercando di variare la tipologia di alloggi che i privati varesini ci propongono – spiega il professore Andrea Moriondo – Ad esempio, abbiamo creato un bando per raccogliere le disponibilità delle famiglie ad accogliere studenti alla pari, con in allegato le condizioni specifiche degli affitti. Purtroppo nessuna famiglia si è resa disponibile, forse con l’inizio dell’anno accademico qualcuno si farà avanti“.

Infatti un classico annuncio che la segreteria riceve è di camere per due persone, ma invece di avere letti separati ha un solo letto matrimoniale. Impossibile quindi offrirla agli studenti.

Da circa una decina d’anni, l’Insubria ha attivato un servizio di foresteria, con residenze a due passi dall’Ateneo e tariffe agevolate per un totale di 350 posti letto tra Como, Varese e Castellanza. Nello specifico a Varese il collegio Cattaneo dispone di 96 posti letto e il “Condomio Lem” 54. Per gli studenti di Como “la Presentazione” arriva ad accogliere fino 40 studenti mentre la struttura Terzo Millennio ha  50 monolocali e  100 posti letto in bilocali. La sede di Castellanza “Pomini”  10.

“L’anno scorso gli studenti fuori sede sono stati 596 e quest’anno le richieste di alloggio sono cresciute leggermente” continua il professore. Ma quali sono i costi?

L’ateneo offre una borsa di studio regionale, che permette agli studenti di beneficiare di una tariffa agevolata (250€), mentre il prezzo pieno per tutti gli altri è di 300€. In concreto il numero dei richiedenti, tra le nuove ammissioni e le riconferme, sono state 66. Dati rilasciati dalla stessa Università.

La nostra speranza è quella di riuscire ad avere una città universitaria, ma sarà un processo molto lungo – commenta Moriondo – Lo stesso Comune sta intervenendo con la creazione di una guida con tutte le informazioni per vivere a Varese. Inoltre fortunatamente la stessa comunità che si è creata tra gli studenti forestieri, aiuta annualmente le nuove matricole a conoscere il territorio”.

Una mancanza di cultura universitaria tra i varesini che per fortuna non intacca il prestigio che l’Insubria è riuscita negli anni a crearsi, superando le medie nazionali negli indici di gradimento e nel tasso di occupazione post laurea.

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Pubblicato il 27 Agosto 2019
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