Le Azzorre dove nasce l’anticiclone

L'arcipelago delle Azzorre comprende nove isole tutte di origine vulcanica. Un paradiso per gli amanti dello sport, ma anche della natura e della buona tavola

Le Azzorre

Quando un amico scopre che farai le vacanze alle Azzorre subito ti cerca per raccontarti e consigliarti. Quando qualcuno viene a sapere che ci sei stato ti fa sapere che vorrebbe chiederti tante cose.

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Le Azzorre in mezzo all’oceano Atlantico 4 di 26

Succede quando una meta di viaggio non è tanto frequente, ma suscita tanta curiosità. Le isole delle Azzorre sono un po’ così. Io devo essere sincero, fino a dieci mesi fa non avrei saputo collocarle. Sapevo che erano in mezzo all’oceano Atlantico, facevano parte del Portogallo e basta lì.

Poi la domanda, quasi una certezza: “ti andrebbe di andare alle Azzorre in vacanza?” E come fai a dire no? Così vai sulla rete, cerchi, ti compri una guida, leggi quel poco che ti sembra affidabile e inizi a progettare.

LE AZZORRE

Per chi volesse saperne seriamente la base di partenza è sempre lei: Wikipedia. L’enciclopedia globale ha una serie di informazioni e di link utili.

Le Azzorre sono un arcipelago composto da nove isole e sono a circa 1.360 km dalla costa ovest del Portogallo e a circa 1.925 km dal sud est del Canada. Motivo per cui a Faial si fermano e fanno scalo quelli che attraversano l’oceano in barca a vela. Ma di questo parlerò dopo.

Le nove isole, tutte di origine vulcanica, hanno una superficie totale di 2.355 kmq (meno del doppio di Roma, la metà del Molise) e hanno complessivamente 250mila abitanti. La popolazione vive di agricoltura, allevamenti, pesca e turismo. Il clima è umido e la vegetazione è incredibile. Per darvi un’idea coltivano le castagne e l’ananas e ci sono due piantagioni di the e una di caffè. Ci sono le conifere e piante di alta montagna, mentre vicino alla costa sembra di stare ai tropici.

Le Azzorre

LE ISOLE DELLE AZZORRE

Le nove isole sono molto diverse e si dividono in tre distinte aree. Tutte hanno un aeroporto con voli interni perché i collegamenti navali in alcuni casi richiedono diverse ore di viaggio. Hanno montagne di oltre mille metri e la più alta è Pico con 2.351 metri di altezza.

Sao Miguel ha una superficie di 744 kmq con 146mila abitanti. La città più grande è Ponta Delgada, capoluogo delle Azzorre e ha 68mila abitanti.

Pico ha una superficie di 446 kmq con 14mila abitanti. La città più grande è Madalena che ha 6mila abitanti.

Terceira ha una superficie di 403 kmq con 56mila abitanti. La città più grande è Angra de heroismo che ha 36mila abitanti.

Sao Jorge ha una superficie di 246 kmq con 10mila abitanti. La città più grande è Velas che ha 5mila abitanti.

Fajal ha una superficie di 173 kmq con 15mila abitanti. La città più grande è Horta che ha 15mila abitanti.

Flores ha una superficie di 143 kmq con 4mila abitanti. La città più grande è Santa Cruz de Flores che ha 2.500 abitanti.

Santa Maria ha una superficie di 97 kmq con 6.500 abitanti. La città più grande è Vila do Porto che ha 5.500 abitanti.

Graciosa ha una superficie di 60 kmq con 5.500 abitanti. La città più grande è Santa Cruz de Graciosa che ha 4.500 abitanti.

Corvo ha una superficie di 17 kmq con 430 abitanti.

PERCHE’ ANDARE ALLE AZZORRE

Se vi piacciono l’oceano, la montagna, il verde, la natura a tratti selvaggia, i vulcani, camminare, fare tanti tipi di sport, vedere le balene e i delfini, fare il bagno nelle piscine di acqua salata naturali o in quelle termali, andare nelle grotte, scendere nelle viscere di un vulcano, scalarlo, mangiare bene, rilassarvi senza confusione, guidare, scoprire le feste popolari, accettare la variabilità del tempo, allora le Azzorre sono per voi.

Fatta eccezione per Ponta Delgada e Angra de heroismo, non troverete traffico e ci si sposta facilmente. Ci sono mezzi pubblici, ma dipende da che tipo di vacanza intendete fare e da quanto tempo avete a disposizione. Le Azzorre hanno diversi siti Unesco, ma non è l’arte la ragione di un viaggio.

Se amate le balene, con la loro storia e purtroppo anche con tutto quello che ha comportato l’economia legata a questo magnifico animale, le Azzorre, come l’Islanda, sono la vostra terra. In diversi centri le vecchie fabbriche sono state trasformate in musei per raccontare la caccia e la lavorazione delle balene.

Le Azzorre

QUANDO ANDARE ALLE AZZORRE

Il periodo migliore è quello estivo non tanto per le temperature, ma per la speranza di trovare meno possibilità di pioggia e avere le giornate più lunghe. Il clima alle Azzorre è molto variabile e in primavera si parla di quattro stagioni nel giro di una giornata.

COME SI VA ALLE AZZORRE

Le indicazioni che vi diamo sono per chi ama il fai da te, altrimenti ci sono agenzie che si stanno specializzando per le Azzorre a seconda dei vostri gusti. Ci sono realtà organizzate per fare una vacanza di trekking, altre per tipologie diverse di passioni.

Il mezzo più facile per arrivare è l’aereo. I due principali aeroporti si trovano a Terceira e a Ponta Delgada. La compagnia che effettua i voli più comodi dall’Italia è Tap, ma ci sono anche low cost come Ryanair, Wizzair, Sata e altre. Il viaggio richiede circa 6-7 ore complessive con anche i tempi dello scalo.

COME CI SI SPOSTA?

La prima cosa da fare è programmare il proprio tour decidendo cosa vedere e quante isole inserire nel viaggio. Dentro le singole isole il modo migliore per muoversi è noleggiare un’auto. C’è comunque una rete di bus. Tra le isole si possono usare i traghetti (economici) o i voli interni effettuati dalla compagnia Sata. Tra le isole più distanti l’aereo resta il mezzo migliore per via dei tempi.

Pur essendo terre perfette per chi ama la bici, non se ne vedono molte per via delle strade che non prevedono spazi specifici e soprattutto per la forte umidità, la variabilità del tempo e i saliscendi molto forti. Tutte le isole hanno invece una buona rete di sentieri per chi ama il trekking.

ANDARE AL MARE E LE SPIAGGIE ALLE AZZORRE

Se pensate di fare una intera vacanza di mare, nella forma classica, le Azzorre non sono per voi. Non dovete farvi scoraggiare dal fatto che siamo nel mezzo dell’oceano pensando a temperature freddissime. Alle Azzorre si può fare benissimo il bagno e ci sono due condizioni ideali: le classiche spiagge di sabbia (pochissime) in piccoli golfi e calette che permettono all’acqua di avere una temperatura accettabile, e le piscine naturali realizzate in mezzo agli scogli grazie ad alcuni interventi umani. Sono spazi deliziosi e molto suggestivi che permettono di fare il bagno riparati.

COSA VEDERE ALLE AZZORRE

L’elenco potrebbe essere molto lungo. A Sao Miguel: i due spettacolari laghi di Sete citades e la valle di Fornas con le piscine termali e le attività vulcaniche. Merita di esser vista anche una delle due aziende del the. A Terceira: il centro storico di Angra de heroismo patrimonio dell’Unesco, l’Algar do Carvao con una immersione nel tunnel lavico. A Faial la bella Horta con il molo tutto pieno di murales dei velisti e il Peter sport cafè locale caratteristico sempre per gli amanti della vela. A Pico la ricerca delle balene, il vulcano Pico e tante passeggiate soprattutto nella zona del faro nella parte estrema dell’isola.

Ci sono poi tante feste e meritano per conoscere più da vicino usanze e tradizioni. C’è una grande passione per la musica e in moltissime località esiste una scuola o associazione.

COME SI MANGIA?

Bene. Davvero molto bene. Un paradiso per chi ama il pesce o la carne, ma anche per i vegetariani perché ci sono verdure, formaggi e frutta di ogni genere. Un posto incredibile per chi adora le zuppe. In qualsiasi locale, ristorante, padaria, fast food, caffè, troverete almeno una zuppa del dia.

DOVE SI DORME?

Ci sono tutte le tipologie di accoglienza turistica. Questa è ancora in una fase di sviluppo e la condizione più diffusa è quella delle guesthouse, una sorta di mix tra albergo e B&B. Si trovano ostelli e appartamenti in quasi ogni posto con maggiore afflusso turistico.

Le Azzorre

QUANTO COSTA UN VIAGGIO?

Difficile fare un calcolo perché ognuno ha propri standard. Diciamo che il viaggio dall’Italia parte da 200 euro, ma è difficile trovare combinazioni semplici con le compagnie low cost. Gli scali più semplici sono Lisbona e Porto, ma si può provare a vedere come si combinano i voli da Londra alle Azzorre. In ogni caso se si usa Tap i prezzi si aggirano intorno ai 400-500 euro.

I voli interni sono più economici e potete cavarvela con 40 euro. I traghetti molto meno. Un’auto costa circa 40 euro al giorno, ma nei periodi di maggior afflusso è preferibile prenotarle già dall’Italia. Ci sono tante compagnie locali che hanno comunque un ottimo servizio direttamente dentro gli aeroporti.

Dormire costa a seconda dei posti e della tipologia. Si può preventivare circa 50-80 euro a notte. Per mangiare in un buon ristorante si può spendere meno di 20 euro (vino escluso), in una paderia anche meno di 10 euro.

IL NOSTRO VIAGGIO

Il nostro viaggio in agosto è durato dieci giorni e dieci notti. Abbiamo viaggiato in due utilizzando Tap con volo Malpensa Lisbona con destinazione Terceira. Abbiamo scelto di fare tre isole (Terceira, Pico e Sao Miguel) con una sola puntata in una quarta (Faial). A Terceira abbiamo dormito in un B&B tre notti ad Angra de heroismo. Standard medio basso. Da lì abbiamo volato a Pico con Sata. Bella esperienza perché sono aerei piccoli in cui non ti assegnano nemmeno il posto. A Pico abbiamo dormito in una splendida struttura a Prainha de Baixo, un piccolo paesino sull’oceano proprio a metà isola. Siamo andati intraghetto mezza giornata a Horta sull’isola di Faial. Da Pico poi abbiamo volato a Ponta Delgada dormendo una prima notte in città e poi due notti successive a Ribeira Grande.

In tutte le località abbiamo noleggiato un’auto utilizzando Rental cars e compagnie locali. Malgrado un tempo molto variabile almeno nei primi giorni, siamo riusciti a vedere le principali attrazioni delle tre isole e anche a percorrere diversi sentieri senza però riuscire a salire su Pico.

Una bellissima esperienza perché tutte le ragioni del viaggio che elencavamo si sono rivelate vere e molto intense. È la natura ad essere la vera protagonista. La natura con la propria forza ed energia di cui il sistema dei vulcani e forse la massima espressione. Con questa ancora una volta l’abilità umana. È incredibile vedere la coltivazione dell’uva a Pico tutta dentro una rete di muretti a secco con pietra vulcanica, per riparare le piante. Vere e proprie opere d’arte che sono valse il riconoscimento dell’Unesco. Oltre a queste anche tutte le attività vulcaniche con le diverse piscine termali in un mix di mare e montagna unico nel suo genere.

 

Marco Giovannelli
marco@varesenews.it

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Pubblicato il 03 Settembre 2019
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