Nessuna polemica sui vaccini: il primo giorno di asilo fila via liscio
Sulle 170 scuole dell'infanzia aderenti alla Fism di Varese e provincia si contano solo una decina di bambini che non hanno completato le vaccinazioni

La tensione, dove c’era, si è sciolta questa mattina all’apertura dei cancelli per il primo giorno di asilo in provincia di Varese: nessuna polemica sull’obbligo di vaccinale dei bambini iscritti nelle 170 scuole dell’infanzia aderenti alla Fism. Evidentemente, come già accaduto l’anno scorso, i genitori che scelgono di non aderire alla campagna di prevenzione, piuttosto che polemizzare preferiscono trovare soluzioni diverse per la giornata dei figli, soluzioni alternative alle scuole materne.
“Nei giorni scorsi alcune scuole ci hanno contattato per chiedere consiglio su come comportarsi con le famiglie dei piccoli iscritti che non avevano ancora presentato regolare documentazione sulle vaccinazioni dei bambini – racconta Maria Chiara Moneta, presidente di Fism Varese – ci sono state comunicazioni sia scritte che colloqui in presenza. Alla fine dove non si è trovato un accordo, e ci risulta ci sia stato un unico caso, alla fine ha prevalso il buon senso e il primo giorno di scuola è filato tutto liscio”.
In tutte le scuole dell’infanzia parificate aderenti all’associazione, che ha fatto proprie le norme ministeriali in materia di vaccini, si segnalano solo una decina di bambini non completamente in regola con tutte e 10 le vaccinazioni obbligatorie “ma che comunque hanno già avviato l’iter, in parte compiuto con le primi richiami già somministrati, e appuntamenti con l’ambulatorio preposto già in calendario per completare la procedura>, assicura la presidente.
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Cari bambini, vi auguro di crescere senza problemi e alla prima occasione e compatibilmente con la vostra maggiore età giuridica di richiedere le vaccinazioni obbligatorie. Rimedierete alla stramberia dei vostri genitori che sulla base di credenze semi-religiose e pseudo-cafonate idealistiche vi hanno esposto a rischi enormi.
Il problema è che abbiamo sviluppato un’idea di libertà troppo individualista, per cui ciascuno pretende di fare quello che vuole, senza preoccuparsi degli altri. Anche se ci sono evidenti dati scientifici che dicono che se non si fanno i vaccini aumentano le malattie.
Fortunatamente questi fanatici percentualmente stanno regredendo. Forse qualche infezione contratta su qualche sciagurato figlio di questi no-vax ha fatto cambiare idea a qualcuno. Ovviamente devono sempre andarci di mezzo i figli degli altri.