“Sangue Sangue”, il nuovo album de l’Avversario

Minimalista, nero, disperato e ipnotico: è il nuovo lavoro di Andrea Manenti cantante, autore e polistrumentista di Varese

Tempo libero generica

Minimalista, nero, disperato e ipnotico, il nuovo lavoro de l’Avversario, “Sangue Sangue” si ispira al pensiero di J.P. Sartre, A. Schopenhauer, agli scritti di M. Houellebecq, T. Ligotti e alle suggestioni postcapitaliste di k-punk/M. Fisher.

L’Avversario – pseudonimo di Andrea Manenti, cantante, autore e polistrumentista di Varese – è un progetto musicale che attinge dichiaratamente (fin dal nome) a piene mani dalla letteratura in cerca di spunti utili all’espressione del suo autore. Laddove il lavoro precedente si rifaceva al tema del doppio, il concept di questo secondo disco parte da una visione orrorifica, materialistica, in cui l’essere umano non è altro che una macchina biologica in preda ai più stupidi e basilari istinti egoistici e di autoconservazione. Non c’è speranza, c’è solo un inesorabile fiume rosso sangue che indovina il suo percorso tra gli edifici della città, travolgendo per inerzia valori e sentimenti, ineluttabile e cieco.

Tempo libero generica

Lo stile di “Sangue Sangue” è basato sulla lentezza e sulla ripetizione ossessiva di pochissime note, un suono anestetico che esorcizza l’inferno di frustrazione che vuole descrivere, i testi sono ridotti all’osso. Il disco, concepito in sala prove insieme alla band che accompagna L’Avversario dal vivo (Andrea Tsuna Tomassini alla chitarra, Ivan Schapira alla batteria e Francesca Tavino al basso) è stato registrato presso La Sauna New Recording Studio (Varano B. – Va) con un approccio “vintage”, crudo, senza sovraincisioni e suonando tutti contemporaneamente. Si è badato soprattutto alla resa dei brani in termini di impatto emotivo.

La voce filtrata e in autotune è una scelta all’insegna del “togliere”, intende infatti privarsi della “troppa umanità” per diventare sintesi di un messaggio di disumanizzazione, in contrasto con gli strumenti e il loro suono pieno, caldo e appoggiato sul tempo. Per contrastare la nebbia cognitiva, il Rumore Bianco che ci ingloba, che vampirizza le nostre ore, questa musica chiede tempo di ascolto, non accetta di essere un prodotto da consumare istericamente. Non siamo fatti per vivere così.

L’Avversario: formazione: Andrea Manenti, voce e pianoforte, Andrea Tsuna Tomassini, chitarra, Francesca Tavino basso e Ivan Schapira alla batteria.

Tracklist: 1. Sangue Sangue / 2. Cranio / 3. La Città Sta Male / 4. La Nebbia / 5.Non Voglio Più Niente. Discografia: Lo Specchio ( 2018 – Autoprodotto) – Sangue Sangue (2019 – New Model Label dist. Audioglobe). Link: www.newmodellabel.com.

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Pubblicato il 02 Ottobre 2019
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