Contro lo spreco: “siamo la generazione #famezero2030”

In classe hanno affrontato la Legge Gadda e studiato il rapporto della FAO sullo spreco. Hanno capito che occorre fare di più

spreco alimentare

Mangiare senza sprecare. Anche gli alunni del comprensivo di Vergiate hanno messo in pratica la “Legge Gadda” contro lo spreco. E ce lo raccontano:

«Noi ragazzi di III C della scuola secondaria Don L. Milani, insieme alla nostra insegnante di scienze e matematica, abbiamo trattato all’inizio dell’anno l’argomento “alimentazione” e in modo più dettagliato i principi contenuti nella “Legge Gadda”, la legge “anti-sprechi” istituita in Italia nel 2016.

Essa è stata voluta dall’onorevole Maria Chiara Gadda, ingegnere di Tradate, con un solo e chiaro obiettivo: la riduzione degli sprechi di ogni tipo, incentivando e promuovendo il dono.

‘‘LET’S CHANGE’’ è il motto che abbiamo scelto durante il nostro approfondimento svolto in classe in occasione della Giornata Mondiale dell’Alimentazione: TUTTI devono IMPARARE a non sprecare il cibo e devono essere consapevoli delle azioni che fanno, conoscendo le regole a disposizione per combattere lo spreco alimentare.

Infatti, secondo uno studio condotto dalla FAO tra l’agosto del 2010 ed il gennaio del 2011, ogni anno nel mondo vengono sprecati circa 1,3 miliardi di tonnellate di cibo di cui l’80% è ancora consumabile. Di questo miliardo, 222 milioni sono le tonnellate di cibo che vengono sprecate nei Paesi industrializzati, cifra che, da sola, sarebbe sufficiente a sfamare l’intera popolazione dell’Africa sub-sahariana.

Questo spreco è inaccettabile soprattutto se si considera che nel mondo milioni di persone soffrono la fame e che tutto il cibo sprecato basterebbe a sfamare circa 2 miliardi di persone. La legge Gadda contiene i seguenti principi fondamentali:

SEMPLIFICAZIONE DELLA DONAZIONE: si possono donare, oltre al cibo, i prodotti confiscati, i farmaci e i capi d’abbigliamento. Ci sembra importante dare risalto alla donazione del pane, il quale, nelle 24 ore successive alla sua preparazione, può essere donato se non venduto o consumato in precedenza;

NON OBBLIGHI MA AGEVOLAZIONI: non sono previsti controlli e sanzioni per chi non dona, ma agevolazioni per chi invece lo fa;

DATA DI SCADENZA E TERMINE MINIMO DI CONSUMO (TCM): abbiamo imparato che non sono la stessa cosa…: la data di scadenza si trova infatti sui prodotti freschi e deperibili, che non devono essere consumati oltre il giorno indicato, il TCM si trova invece sui prodotti secchi, che dopo tale data possono essere donati perché ancora buoni;

DONAZIONE DELLE ECCEDENZE AGRICOLE: le associazioni di volontariato possono donare il ‘‘residuo in campo’’ (cioè prodotti rimasti a terra o non raccolti);

LA DOGGY BAG: questo contenitore, prodotto con materiale riciclabile, serve per conservare gli avanzi di cibo durante il tragitto ristorante – casa;

DONAZIONE AGLI ENTI PUBBLICI (esempio: ospedali, case di riposo…);

MENO SPRECHI MENO PAGHI: alle attività commerciali e produttive viene garantito uno sconto sulla tassa rifiuti proporzionale alla quantità di cibo donato.

Ma ci sono diversi modi per evitare gli sprechi: noi vorremmo segnalare la necessità di favorire l’educazione alimentare nelle scuole e finanziare chi sviluppa progetti di ricerca nel settore.
Il cibo è infatti una risorsa fondamentale del nostro pianeta che non va sprecato, deve essere a disposizione di tutti e deve essere consumato correttamente.
Grazie a questa legge l’Italia e’ diventata un esempio virtuoso per tutta l’Europa!

Insieme abbiamo capito che si può e si deve fare di più, tutti insieme, per migliorare il nostro futuro, per non buttare il nostro futuro!
Noi siamo la generazione #famezero2030!
Le ragazze e i ragazzi della III C
scuola secondaria Don L. Milani – Vergiate»

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 17 Dicembre 2019
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