Sono quasi 300 le prostitute in Canton Ticino: Il 32% sono italiane

La professione in Svizzera è stata regolamentate sia dal punto di vista legale che da quello fiscale e dunque è più semplice quantificare il fenomeno

prostituzione

Il blitz nei locali notturni svizzeri è scattato sul finire dell’anno con controlli congiunti di polizia cantonale e ufficio dell’ispettorato del lavoro.

I controlli sono arrivati a tappeto nel Mendrisiotto, nel Luganese, nel Bellinzonese e nel Locarnese e sono state spiccate numerose contravvenzioni. Ma qual è la dimensione del fenomeno della prostituzione nel Canton Ticino?

La professione in Svizzera è stata puntualmente regolamentate sia dal punto di vista legale che da quello fiscale e dunque è più semplice quantificare il fenomeno.

Nel 2018  le persone che si sono annunciate, attraverso l’apposita modulistica, per l’esercizio della prostituzione sono state 295, ovvero 15 in più dell’anno precedente. Le nazionalità più rappresentate sono quella rumena (56%), italiana (32%) e spagnola (3%).

Se questi sono i dati delle persone regolarmente registrate secondo l’ultimo bollettino della polizia cantonale, relativo al 2018, quelle attive giornalmente sono stimate in circa 320.

I locali autorizzati dalle autorità comunali alla prostituzione sono 8. Il numero degli appartamenti attivi, a disposizione delle professioniste del sesso, è stabile e stimabile in 95 unità. Inoltre sono presenti 10 saloni di massaggio erotico, dove lavorano circa 30 persone.

Nel corso dei controlli di polizia, effettuati durante tutto l’anno sia nei locali autorizzati sia negli appartamenti situati su tutto il territorio cantonale, in particolare nel Sottoceneri, è stata verificata la posizione di 278 persone. Di queste, 9 sono state denunciate per esercizio illecito della prostituzione per aver omesso di annunciarsi alla Polizia cantonale o per aver praticato la prostituzione in luoghi non autorizzati, e 12 per infrazione alla Legge sugli stranieri.

Le verifiche e i regolari contatti con le persone attive in questo ambiente hanno anche permesso alla polizia di individuare alcune potenziali vittime di tratta di esseri umani o di sfruttamento della prostituzione.

Tomaso Bassani
tomaso.bassani@varesenews.it

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Pubblicato il 04 Dicembre 2019
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