I casi di meningite provocati dallo stesso tipo di batterio
Ricoverato anche il marito della donna morta dieci giorni fa. La profilassi inefficace a causa delle sue precarie condizioni di salute

«In queste ore l’Istituto Superiore di Sanità ha confermato che i primi 4 casi di Sepsi da meningococco C registrate nelle scorse settimane nel Basso Sebino presentano lo stesso genotipo del batterio. Questo elemento conferma la scelta di procedere all’offerta vaccinale estesa alla popolazione della zona. Un’offerta che prosegue anche nei prossimi giorni negli ambulatori straordinari, nelle scuole superiori, nelle aziende e attraverso i medici di base del territorio».
Lo rende noto l’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera, che esprime inoltre rammarico per alcune scelte “eccessivamente emotive e non giustificabili” adottate nei giorni scorsi nell’ambito del settore sportivo.
«La scelta di cancellare addirittura manifestazioni sportive in calendario – sottolinea l’assessore Gallera – alcune delle quali si giocano all’aperto, non è utile in alcun modo e non giova a questo territorio e ai suoi abitanti. Le azioni precauzionali e preventive sono già state attivate in modo tempestivo. Invito tutti, sinceramente, a tornare alla normalità della vita sociale».
L’assessore conferma il ricovero per infezione da meningococco C, presso l’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, del marito della signora di 48 anni deceduta dieci giorni fa.
«L’uomo, 54 anni, era stato sottoposto alla profilassi antibiotica precauzionale – spiega Gallera – che però non ha sortito completamente l’effetto auspicato a causa delle sue pregresse fragili condizioni di salute. Il paziente si trova fortunatamente ora in condizioni non gravi.
Le azioni di profilassi per i contatti più stretti sono già state attivate dall’ATS di Bergamo».
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