Coronavirus, le preoccupazioni della magistratura onoraria
L'associazione: “Magistrati onorari figli di un Dio minore: abbandonati a se stessi, senza corrispettivo professionale, senza tutela assistenziale, senza misure di sostegno“

Riceviamo e pubblichiamo la nota dell’associazione Giudici Onorari di Tribunale, di Milano in merito alla questione coronavirus
Magistrati onorari figli di un Dio minore: abbandonati a se stessi, senza corrispettivo professionale, senza tutela assistenziale, senza misure di sostegno.
Nell’ambito delle misure che il Governo sta per approntare per arginare la diffusione del coronavirus (COVID-19) manca qualsiasi disposizione che prenda in considerazione la magistratura onoraria.
Per quanto riguarda le settimane passate, l’assenza di qualsivoglia tutela assistenziale ha esposto i magistrati a continuo contatto col pubblico, anche nelle zone ‘rosse’, al rischio di contrarre il virus senza tutela da parte dello Stato e il riconoscimento di alcun giorno di malattia.
Per quanto riguarda il futuro, la sospensione forzata delle udienze nelle zone indicate nell’allegato del DL in approvazione, prevista fino al 31 marzo 2020 determinerà l’improvvisa impossibilità per tale magistratura, pagata a cottimo in funzione delle udienze tenute, di percepire alcuna indennità a titolo di corrispettivo per la propria collaborazione al sistema giustizia Italia.
Ancora, a differenza delle altre categorie di lavoratori in tali zone, i magistrati onorari non sono ricompresi tra le categorie riconosciute titolari del diritto alle misure di sostegno previste in via straordinaria dal Governo per far fronte all’attuale emergenza.
I magistrati onorari denunciano la descritta inaccettabile situazione.
Richiamano il Governo al rispetto del principio costituzionale della pari dignità sociale dei cittadini di cui all’art. 3 della Costituzione che nella giurisprudenza della Corte di Legittimità richiede, per quello che interessa in questa sede, la tutela dei diritti fondamentali dei lavoratori e dell’irrinunciabile diritto alla salute, con obbligo dello Stato di destinare le risorse finanziarie a ciò necessarie, in un bilanciamento di valori costituzionali (in tema di tutela di diritti individuali pur in presenza dii vincoli finanziari si è già pronunciato il Presidente della Corte di Strasburgo in apertura dell’anno giudiziario del 2013).
E invitano i ministri ad assumere con responsabilità di uomini, prima ancora che di politici, le necessarie misure nei confronti della nostra categoria nelle emanande norme di emergenza.
Associazione Giudici Onorari di Tribunale, Milano
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