Cgil, Cisl Uil incontrano Ats Insubria: “Finalmente più trasparenza, ma resta molto da fare”

Umberto Colombo (Cgil), Antonio Massafra (Uil) e Roberto Pagano (Cisl) hanno chiesto chiarimenti ai vertici di Ats sulla drammatica situazione nelle rsa e nelle rsd di degenti e personale

sindacato

«Un incontro positivo, che finalmente ha risposto alle reiterate richieste di Cgil Cisl Uil. Ma ancora molto resta da fare, rapidamente e in maniera efficace, dato che il tempo, in questa situazione di grave emergenza Covid19, resta un elemento fondamentale».

Al termine dell’incontro relativo a Rsa e Rsd tra sindacato e Ats Insubria, svoltosi questa mattina in videoconferenza, è questa la valutazione complessiva da parte del segretario generale Cgil Varese, Umberto Colombo, del segretario generale Uil Varese, Antonio Massafra, del rappresentante della reggenza Cisl dei Laghi, Roberto Pagano, oltre ai responsabili delle categorie sindacali dei pensionati, del pubblico impiego e sanità, e del personale di mense, pulizie e appalti.

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«L’incontro di questa mattina sulla drammatica situazione di Rsa e Rsd è stato sollecitato lungamente dai sindacati confederali territoriali – sottolineano i leader di Cgil Cisl Uil -. Prima con una lettera alla Prefettura e ad Ats Insubria (il 24 marzo), poi ponendo dieci domande ad Ats Insubria a mezzo stampa (il 4 aprile), e successivamente in occasione del primo incontro con il nuovo prefetto Dario Caputo. Oggi finalmente si è svolto l’incontro con Ats Insubria, che ha portato ad una novità sostanziale: entro alcuni giorni saranno comunicati ai sindacati i dati ufficiali su decessi e contagi nelle case di cura».

Colombo, Pagano e Massafra riassumono i principali risultati dell’incontro di oggi. «Ci è stato garantito – dichiarano i vertici sindacali – che ci saranno comunicati dati ufficiali su decessi totali e decessi per Covid19 nelle Rsa e Rsd con cadenza settimanale. Abbiamo chiesto inoltre ad Ats Insubria (competente per Varese e Como) che tali dati vengano disaggregati per provincia».

Un passo avanti rispetto ai giorni scorsi. Occorre anche precisare che già oggi sono stati anticipati alcuni dati: quello più allarmante è che il numero di decessi di anziani nelle Rsa e nelle Rsd per Covid19. «Dal 31 marzo al 14 aprile, nel territorio di competenza di Ats Insubria, è aumentato a dismisura con numeri preoccupanti – continuano Colombo, Pagano e Massafra -. Abbiamo più volte richiamato l’attenzione di Ats Insubria sulla drammatica situazione degli operatori sanitari impegnati n Rsa e Rsd. Lavoratrici e lavoratori che assistono gli anziani spesso senza dispositivi di protezione individuale adeguati a tutelare la salute loro e degli ospiti. Questa mattina ci è stato comunicato che il personale assente dal servizio con contagio Covid19 accertato o sospetto ha superato il 13%. Una percentuale preoccupante, che richiede subito la messa a disposizione di schermi, occhiali, camici monouso, calzari, mascherine ecc. in favore di chi sta lavorando».

Colombo, Pagano e Massafra, unitamente ai segretari delle categorie dei pensionati della sanità, dei medici e del personale dei servizi, che erano presenti alla videoconferenza hanno per l’ennesima volta richiesto una tempestiva e concreta soluzione dell’evidente insufficienza numerica del personale che in molte strutture è costretto a sobbarcarsi ritmi e orari di lavorio estenuanti che mettono a dura prova la loro salute, quella degli ospiti e la tenuta del sistema delle residenze per anziani e disabili del nostro territorio .
«In queste strutture si deve subito intervenire, inviando anche personale di Croce Rossa, Protezione Civile, Esercito» hanno sollecitato i rappresentanti sindacali.

Infine il tema dei tamponi, che devono essere messi in campo subito, senza rinvii, considerato il fatto che la rapidità delle risposte è un elemento fondamentale per combattere il Covid19. «Su tamponi ci sono state date informazioni più precise e trasparenti – rimarcano Cgil Cisl Uil territoriali -. Ci sarà un potenziamento dei tamponi che saranno effettuati: passeranno dai 170 ai 500, per raggiungere i 5mila settimanali, dando priorità agli operatori a rischio e agli ospiti di Rsa e Rsd. Inoltre Ats effettuerà controlli a tappeto in tutte le Rsa con tre squadre e inoltre effettuerà radiografie agli ospiti delle Rsa con strumenti portatili gestiti da personale specializzato. Un potenziamento che consideriamo uno dei risultati dell’impegno del sindacato».

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Pubblicato il 17 Aprile 2020
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